L’Inter si lecca le ferite e, dopo la beffa arrivata da Mertens (l’attaccante belga sembra ormai avviato verso il rinnovo col Napoli, anche se in mancanza di ufficialità mai dire mai…) la coppia Ausilio-Marotta è ripiombata su un obiettivo da tempo nel mirino dei nerazzurri: Edinson Cavani.

Il nodo relativo all’ingaggio

Cavani è in scadenza col PSG e non ci sono, in questo caso, avvisaglie sul fronte rinnovo. L’uruguaiano, che ha compiuto 33 anni lo scorso febbraio (stessa età di Mertens), è un vecchio pallino di Conte: il tecnico salentino lo avrebbe voluto già alla Juventus, quando il “Matador” faceva faville nel Napoli. Alla fine Cavani scelse la Ligue 1 e il PSG, dove ha conquistato l’affetto dei tifosi ma dal punto di vista tecnico ha viaggiato tra alti e bassi: negli anni ha dovuto fronteggiare ed adattarsi alla concorrenza di altri centravanti del calibro di Ibrahimovic e Icardi.

Cavani a gennaio è stato ad un passo dall’Atletico Madrid: c’era già l’accordo su un triennale, sui bonus e sulle commissioni, poi all’ultimo l’accordo saltò per un gioco al rialzo del suo fratello/agente. Il rapporto coi colchoneros sembra essersi incrinato definitivamente e nel corso delle settimane l’ipotesi Inter ha cominciato a prendere corpo.

Ad oggi non è una pista impossibile ma neppure così semplice da percorrere: Cavani arriva da uno stipendio di 12 milioni di euro a stagione netti. Non può ovviamente puntare alle stesse cifre a 33 anni ma di certo non gli mancheranno offerte economicamente vantaggiosissime. Avrà possibilità di scelta e l’Inter dovrà mettere sul piatto anche un importante progetto tecnico.

Werner sullo sfondo

In teoria, Cavani andrebbe a prendere il posto di Sanchez che non sarà riscattato dall’Inter. L’attacco potrebbe poi essere rivoluzionato in caso di partenza di Lautaro: l’Inter non farà sconti, la clausola da 111 milioni di euro è l’unico modo per strappare il “Toro” ai nerazzurri che, in quel caso, punterebbero forte su Timo Werner, centravanti del Lipsia e della nazionale tedesca.