In tanti speravano, e immaginavano, una sorta di “rinascita” nella sua città natale: Mario Balotelli, invece, al Brescia ha vissuto una delle peggiori parentesi della sua carriera con un finale degno del suo scarso apporto dato in campo alle “rondinelle”. Il ritorno dei lombardi in Serie A è stato decisamente deludente, Balotelli oltre a non essere mai stato decisivo in campo ha avuto qualche screzio di troppo con allenatori (Grosso su tutti) e presidente. Cellino, alla fine, ha ceduto: la società ha spedito al giocatore una lettera con la comunicazione di rescissione unilaterale del contratto.

Il certificato medico

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un certificato medico presentato dal giocatore due giorni fa: parlava di gastroenterite e ha “giustificato” l’assenza di Balotelli agli allenamenti che il Brescia sta sostenendo in vista della ripresa del campionato. Il club non era stato informato e, dopo le grandi polemiche degli ultimi giorni per l’impegno pressoché nullo dell’ex centravanti della nazionale durante il periodo di lockdown, è arrivata quella che può essere definita come una lettera di licenziamento a tutti gli effetti.

L’ultima parola spetterà al Collegio Arbitrale, ma ci sono pochi dubbi sul fatto che il Brescia presenterà diversi argomenti a sostegno di una decisione così drastica.

Le parole di Diego Lopez

Ad interpretare lo stato d’animo soprattutto della tifoseria è l’allenatore del Brescia, Diego Lopez: “Mi sono speso molto per lui ma pretendevo altrettanto. Poteva e doveva dare molto di più, soprattutto giocando nella sua città. Sono deluso, è normale. In questi giorni ho parlato con lui personalmente e gli ho spiegato che doveva seguire lo stesso percorso svolto dal resto della squadra in questi mesi: non si è mai presentato alle sessioni di allenamento online, non è al livello dei compagni ed è per questo motivo che doveva lavorare solo. Ognuno decide il proprio destino: lui ha scelto di prendere una strada, il gruppo un’altra…”.