L’emergenza coronavirus sta condizionando pesantemente il mondo del calcio. Nonostante l’aspetto sportivo passi in secondo piano in questi drammatici giorni, c’è da fare comunque i conti con la crisi, più che probabile, di un settore che genera un indotto non indifferente e che dà lavoro a migliaia di persone. Insomma, anche il calcio avrà bisogno di nuove norme per ripartire quando tutto questo sarà finito.

La Uefa fa il punto sui calendari

Per prima cosa, però, si penserà a come finire questa stagione. In un’intervista a ‘Repubblica’, il presidente della UEFA, Aleksander Ceferin, ha parlato di diverse ipotesi: “L’obiettivo è finire la stagione, dando priorità ai campionati. Vorremmo partire a metà maggio, inizio giugno o anche fine giugno. Se si va oltre bisogna cominciare a pensare alla possibilità che la stagione vada persa. Ma se si comincia a giocare di certo ci sarà flessibilità per finire le competizioni: non è escluso, ad esempio, che nello stesso giorno possano giocarsi campionati e coppe europee. Si tratta di una situazione unica, speciale. Non sappiamo se si potrà giocare col pubblico, oggi posso dire che non vorrei che le finali si disputassero a porte chiuse”.

Il Fair Play Finanziario

Ceferin fa cenno poi alle difficoltà finanziarie che inevitabilmente arriveranno: “Spostare l’Europeo è stato un sacrificio, rappresenta la principale fonte di introiti per 50 federazioni su 55. Si partirà l’11 giugno 2021 e se dovesse essere necessario verrà adeguato il numero di partite dei club”.

Intanto, però, con la ECA (l’associazione dei club presieduta da Agnelli) sono partite le discussioni sul fair play finanziario. L’obiettivo dei club è quello di eliminare del tutto la norma, ritenendo impossibile restare nei parametri imposti senza generare profitti (dalle tv agli sponsor, passando per i costi degli stipendi: la situazione sarà drammatica per molti). Probabile che la UEFA faccia un passo indietro anche se ad oggi è complicato immaginare quanto grande: un logico compromesso sarebbe quello di escludere questa stagione e la prossima dal computo del triennio utile a decidere sull’ammissione alle coppe europee.