Brutta tegola in casa Milan: questa mattina, al termine della partitella che chiudeva l’allenamento, si è fermato Zlatan Ibrahimovic. Il campione svedese ha accusato un problema al polpaccio, infortunio la cui entità verrà valutata nel dettaglio con gli esami strumentali in programma domani.

Possibile stiramento al gemello

Le prime voci che filtrano da Milanello non sono esattamente incoraggianti: lo scenario più favorevole potrebbe essere uno stiramento al gemello del polpaccio. Dovesse essere confermata questa diagnosi, Ibrahimovic resterebbe fuori per 1-2 mesi. C’è però il timore (anche se voci di corridoio sembrano escludere questa possibilità) che l’infortunio occorso allo svedese possa interessare anche il tendine di Achille: quasi superfluo sottolineare che in questo caso i tempi di recupero si allungherebbero, e di molto, mettendo di fatto la parola fine sulla stagione del centravanti e, probabilmente, della sua seconda avventura al Milan.

Una volta avvertito il forte dolore, Ibra ha lasciato il campo claudicante. Vale la pena sottolineare che a febbraio proprio un dolore al polpaccio l’aveva tenuto fuori per la trasferta di Verona, prima del recupero in extremis per il derby (poi perso in malo modo) contro l’Inter. Difficile che possa trattarsi di un problema della stessa, lieve, entità.

Milan in emergenza

Ovviamente ogni discorso sull’eventuale recupero sarà rimandato a domani ma la sensazione è che il 39enne sia giunto al capolinea della sua avventura in rossonero. Ibrahimovic, durante il periodo di quarantena, sfruttando le restrizioni molto più lievi in Svezia si era allenato in patria con l’Hammarby.

Le voci di mercato nelle ultime settimane, sul suo conto, sono state innumerevoli: la possibilità di rivederlo al Milan la prossima stagione, che dovrebbe segnare l’inizio della gestione Rangnick, sono poche. Un ritorno in Svezia, proprio all’Hammarby, o un anno al Bologna con l’amico Mihajlovic sono al momento le opzioni più probabili. Ritiro permettendo.