Come ampiamente preventivato alla vigilia, il Consiglio della FIGC che si è riunito questa mattina a Roma ha sonoramente bocciato la proposta della Lega Calcio (a dire il vero, assurda da molti punti di vista, ndr) circa il blocco delle retrocessioni e la mancata assegnazione dello scudetto in caso di nuovo stop del campionato.

La proposta della Lega Calcio

16 presidenti su 20, lo scorso venerdì, avevano votato a favore di un blocco delle retrocessioni in caso di sospensione definitiva della Serie A. Un’ipotesi che subito aveva fatto pensare a possibili, e illegali, stratagemmi a disposizione di club in “zona pericolo”, che avrebbero potuto determinare lo stop del campionato segnalando positività al coronovirus.

Non è quindi una sorpresa il verdetto della FIGC che, con la sua delibera di oggi, ritorna al piano originario e torna a parlare di playoff e playout come “piano B” e di “algoritmo” (anche se sarebbe più giusto parlare di proiezione). Rispettivamente “piano B” e “piano C” se la Serie A non dovesse riuscire a chiudersi regolarmente. Nonostante non sia stata ancora decisa la formula di playoff e playout (se ne riparlerà entro il 20 giugno) c’è però una certezza: verranno disputati soltanto se ci sarà tempo materiale. Nello specifico, si parla di passaggio al piano C, ovvero l’algoritmo, se la sospensione dovesse arrivare dopo le prime due giornate, in pratica a luglio.

L’algoritmo e i playoff

Gravina ha tenuto a sottolineare diversi aspetti. Prima di tutto evita un muro contro muro con la Lega, parlando semplicemente di una proposta respinta anche per salvaguardare quanto deciso il 20 maggio. Ribadisce che la formula dei playoff e dei playout sarà “breve” (si parla di quattro o sei squadre in lizza per la corsa allo scudetto) mentre l’algoritmo sarà utilizzato nell’ipotesi più estrema e seguirà una proiezione della classifica al momento dello stop su 38 giornate.