E’ stata per alcuni tratti un’intervista anche emozionante quella che Roberto Mancini ha rilasciato alla ‘Gazzetta dello Sport’ e che è stata ovviamente incentrata sull’emergenza coronavirus che ha avuto strascichi importanti anche nel mondo dello sport. Ne è l’esempio il rinvio degli Europei di calcio che sono stati spostati all’estate prossima, nel 2021.

“L’anno prossimo avremo una Nazionale più forte”

Mancini racconta la delusione per quest’epilogo ma anche le sue speranze per il futuro: “Avevo già cominciato a lavorare sulle amichevoli con Germania e Inghilterra, parlavo coi giocatori infortunati, era iniziata la fase di preparazione. E’ stata una bella botta quando ho saputo che non si sarebbe giocato. Ci perderemo tutti, è indubbio, ma gli italiani meritavano la gioia di un evento di questa portata per ripartire e distrarsi. Ma allo stesso tempo sarà bellissimo ed emozionante ripartire ancora più affamati di prima”.

Il c.t. è particolarmente fiducioso: “Il prossimo anno recupereremo Zaniolo ed avremo una nazionale più matura e più forte. Ci saranno da valutare anche le eventuali sorprese. Caputo, ad esempio, dovesse ripetere questa stagione verrà preso in considerazione. Masina? Lo conosciamo tutti. Emerson Palmieri? Spero ritorni a giocare in Italia, sarebbe bello. Luca Pellegrini? E’ già stato con noi, è tenuto d’occhio”. Mancini parla anche dell’attacco: “Abbiamo due certezze che sono Belotti e Immobile. Il gallo non si è mai perso, ha sempre dato tutto in campo, forse pure troppo…”

“Emozionante l’inno dai balconi”

L’attualità ha poi preso il sopravvento e Mancini ha rivelato: “Ho perso un amico d’infanzia, la verità è che nessuno era pronto per quest’inferno. Sto bene, c’è preoccupazione per i miei genitori. Ma in questi giorni mi sono emozionato per l’inno cantato sui balconi: è l’immagine di un paese che sa esaltarsi nelle difficoltà, anche in questi momenti è importante continuare a pensare positivo”.