Quarta sconfitta, la terza consecutiva, in sei giornate di campionato per il Milan: i rossoneri cadono a San Siro sotto i colpi di una brillante Fiorentina (3-1) e fanno i conti con la pesante contestazione della tifoseria. Se fino ad oggi la società aveva più volte difeso l’operato dell’allenatore, il clamoroso passo indietro sul piano del gioco e dell’atteggiamento impone riflessioni serie sull’operato di Giampaolo. La sensazione è che la trasferta contro il Genoa sia una sorta di ultima spiaggia.
Ribery show
Giampaolo aveva chiesto ai suoi di proseguire il cammino tracciato nella prima ora di gioco col Torino. Il Milan, però, di fatto non scende in campo, regalando sin dai primissimi minuti il controllo del match ai viola. Che passano al 12′: Calhanoglu sbaglia l’appoggio e lancia Ribery, strepitoso slalom del francese che però non riesce a superare Donnarumma. Sul pallone vagante si avventa Chiesa, atterrato da Bennacer: rigore perfetto di Pulgar e Fiorentina in vantaggio.
Gli uomini di Montella amministrano con scioltezza, Chiesa centravanti convince e si fa vedere con un paio di conclusioni dalla distanza. Il Milan? Leao regala giocate di qualità, Piatek è ormai un autentico caso e poco più: Suso impegna Dragowski da lontano, ma è davvero troppo poco in 45 minuti.
Musacchio espulso
La partita diventa ancora più complicata ad inizio ripresa, quando Musacchio si becca un rosso diretto per un’entrataccia (rivista al VAR) su Ribery. La Fiorentina, a quel punto, diventa debordante: Castrovilli sigla il suo meritatissimo primo gol in Serie A, Chiesa fallisce un rigore, poi Ribery fa un’altra magia e sigla lo 0-3, guadagnandosi anche la standing-ovation di San Siro al momento della sostituzione.
Il gol di Leao è il frutto di una giocata personale del giovane portoghese, unico lampo nel buio di una serata da dimenticare. E che potrà segnare il futuro di Marco Giampaolo.

Alfonso Alfano
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.