Per molti, il vero problema del Napoli di quest’anno è stato “mentale”. Il clamoroso ammutinamento di inizio novembre ha rappresentato probabilmente la punta dell’iceberg di una situazione non lineare all’interno dello spogliatoio. Ancelotti ha pagato con l’esonero la mancata personalità per gestire una situazione del genere, Gattuso, a due mesi dal suo arrivo, comincia a muovere i primi passi in tal senso.

Escluso Allan dai convocati

La “bomba” esplode all’inizio della conferenza stampa della vigilia di Cagliari-Napoli. Gattuso dirama la lista dei convocati, Allan non c’è. Il brasiliano, per il quale i partenopei rifiutarono un anno fa un’offerta monstre dal PSG, non ha problemi fisici. E allora è proprio il tecnico del Napoli a spiegare da subito i motivi dell’assenza del centrocampista: “Non c’è perché non si è allenato bene in questi giorni, ha fatto grandi camminate e resta a casa con gli indisponibili. Domani è un altro giorno, si riparte senza rancore: se si allenerà la prossima settimana come dico io, bene. Altrimenti resta a casa anche per la partita col Brescia”.

“Testa 24 ore al giorno al Napoli”

Il concetto viene ribadito poco dopo, con Gattuso che ovviamente deve fronteggiare richieste di “approfondimento” da parte dei giornalisti: “Ricordate cosa vi dissi a gennaio? Voglio che i giocatori, una volta finito il mercato, abbiano la testa 24 ore al giorno rivolta al Napoli. Io non posso non essere coerente coi miei giocatori: qui si deve correre, si deve pedalare e anche forte, non faccio sconti a nessuno. Non posso permettermi di gestire un solo giocatore, ne devo gestire altri 24-25. Io la notte non dormo, ho gli incubi: gli allenamenti li vedo, poi ci sono alcune partite incomprensibili e rimango sorpreso. La zona Europa? Altro che Europa, siamo in una posizione di classifica pericolosa dal punto di vista mentale e non possiamo permetterci di snobbare nulla”.