Anche il Bayern Monaco è in prima fila per proporre soluzioni al rebus della stagione calcistica, sospesa per l’emergenza coronavirus e senza certezze per l’immediato futuro. Mentre in Italia la diatriba si riduce alla ripresa o meno degli allenamenti, il presidente dei bavaresi, Karl-Heinz Rummenigge, ha avanzato una proposta per gestire i prossimi, complessi, mesi ed evitare che il sistema calcio si avvicini al baratro.

“Spostare l’esercizio fiscale a settembre”

Rummennige, in un’intervista rilasciata a ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’, ha sottolineato: “L’obiettivo è quello di evitare un disastro economico che non avrebbe precedenti nella storia, la maggior parte dei club non sopravviverebbe ad un annullamento della stagione. Anche dal punto di vista sportivo, tornare in campo vorrebbe dire non falsare il campionato. Una soluzione potrebbe essere spostare l’esercizio fiscale 2019-2020 a settembre se proprio non si riuscisse a terminare la stagione entro l’estate”.

Una proposta sensata che il presidente del Bayern Monaco poi argomenta: “Certo, ciò comporterebbe un inizio posticipato della prossima stagione che verrebbe poi compressa nell’arco di pochi mesi. Si potrebbe pensare ad un avvio a dicembre, per dare modo ai giocatori di effettuare una buona preparazione fisica, e una chiusura a maggio, in tempo poi per gli Europei di giugno. Coppe e campionati dovrebbero adattarsi: è uno scenario fattibile”.

Il mercato e le coppe europee

Rummenigge non ha risparmiato qualche frecciata a Ceferin, il presidente della UEFA: “Finali delle coppe a fine giugno come termine massimo? Credo che non siano affermazioni sagge, si dà ulteriore senso d’incertezza a ciò che stiamo vivendo, è un’influenza negativa. Il mercato aperto per tutto l’anno? Credo fermamente che quello che sta accadendo costringerà tutti i club ad essere più razionali sul fronte trasferimenti. Le stesse norme del fair play finanziario sono destinate, nei prossimi anni, a diventare meno dure e soprattutto più flessibili”.