E’ ufficialmente cominciata l’era Ranieri alla Sampdoria: l’ex allenatore del Leicester, con cui vinse tre anni fa una storica Premier League, è stato presentato alla stampa ed oggi dirigerà il primo allenamento in vista del debutto in campionato, previsto per domenica. Ranieri, come sempre, si è dimostrato uomo pragmatico nelle risposte date ai presenti, a partire da quelle che saranno le sue scelte dal punto di vista tattico.

“In campo chi dimostra sacrificio e voglia di salvarsi”

A chi gli chiede lumi sul modulo che intende adottare in blucerchiato, Ranieri risponde: “In carriera ho utilizzato praticamente tutti i moduli. Il sistema è deciso da quello che si vede in allenamento ma è fondamentale che tutti i giocatori scendano in campo per impegnarsi fino alla morte. La formazione non la farò io, saranno i ragazzi a dimostrarmi sul campo chi vuole davvero salvare la Sampdoria”.

Il discorso non poteva non toccare anche Fabio Quagliarella che, dopo la scorsa fantastica stagione, sembra appannato in quest’inizio campionato: “E’ un simbolo, deve essere un riferimento per la squadra e dovrà mettere in campo tutta la voglia di lottare per salvare la squadra. Io cercherò di aiutarlo ma sono venuto qui per salvare la Sampdoria”.

“Ho sempre simpatizzato per la Samp”

Ranieri esordirà sulla panchina blucerchiata proprio contro la “sua” Roma e nel giorno del 68esimo compleanno. Un incrocio senza dubbio particolare ma che non tocca più di tanto il diretto interessato: “In campo c’è solo professionalità, niente amori. Vinca il migliore, certo. Io sono stato sempre tifoso della Roma ma non nascondo che ho sempre simpatizzato anche per la Sampdoria. Anche per questo motivo sono contento della possibilità che mi è stata data di poter allenare questo prestigioso club”.

Ranieri poi chiude: “L’obiettivo immediato? Si deve recuperare autostima, non siamo da ultimo posto. Si possono accettare le sconfitte ma sul piano del sacrificio non dovremo essere secondi a nessuno”.