23 anni dopo, la Salernitana torna in Serie A: i granata hanno festeggiato oggi una storica promozione, chiudendo un campionato davvero sorprendente per i campani con un rotondo 3-0 in casa del Pescara, già retrocesso.
Lo sprint finale
Dopo un primo tempo dominato dalla tensione, gli uomini di Castori hanno dominato la ripresa: prima la clamorosa occasione fallita da Tutino, poi il rigore procurato e realizzato dal brasiliano Andre Anderson e il raddoppio firmato da Casasola dopo il pasticcio di Sorensen, per finire il gol del 3-0 firmato proprio da Tutino, uno dei protagonisti della promozione. Ai campani bastava vincere ma, a conti fatti, anche una sconfitta sarebbe stata indolore visto che il Monza, che seguiva a due punti, è stato battuto in casa dal Brescia (0-2).
La Salernitana è stata probabilmente la squadra più solida dell’intero campionato, al di là di quanto non dicano gli ottimi numeri: seconda miglior difesa (34 gol subiti contro i 33 del Monza), seconda squadra meno battuta del campionato (7 k.o. e soltanto due in tutto il girone di ritorno) e gestione perfetta delle armi a propria disposizione visto che l’attacco è solo il decimo della Serie B (46 gol). A colpire è stata soprattutto la solidità mentale e del gruppo nel momento decisivo del campionato: decisive, ad esempio, la rimonta in casa col Venezia (da 0-1 a 2-1 nel recupero con doppietta di Gondo) e il rigore di Tutino a Pordenone, al 97′, che è valso tre punti decisivi. Lo sprint finale, con sei vittorie nelle ultime otto giornate, ha così permesso a Castori di ottenere la seconda promozione in A nella carriera dopo quella col Carpi nel 2015.
Dilemma societario
Ora si apre un capitolo inedito nel calcio italiano: la Salernitana, come noto, è controllata da Claudio Lotito, anche se indirettamente (ci sono il genero Mezzaroma e il figlio a controllare il club). In Italia è vietato possedere due squadre nella stessa categoria e la FIGC ha già chiarito che non ci saranno deroghe in merito. Dalla fine dei playoff, Lotito avrà 30 giorni di tempo per cedere la società ed evitare l’esclusione dalla Serie A.

Alfonso Alfano
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.