La gravità dell’emergenza coronavirus non accenna a diminuire: è per questo motivo che le ipotesi sui nuovi calendari, che dovrebbero consentire di chiudere regolarmente la stagione calcistica entro il 30 giugno prossimo, giorno dopo giorno perdono di credibilità. In molti paesi comincia a materializzarsi lo spettro di un annullamento definitivo dei campionati locali (in Spagna si è deciso per una sospensione a tempo indeterminato) ma la Uefa coltiva la speranza di riuscire a chiudere tutto in tempo. Ed è per questo motivo che domani è previsto un nuovo vertice per studiare nuove ipotesi a riguardo.

Champions ed Europa League, gara secca per i prossimi turni?

L’obiettivo è quello di liberare quanti più slot possibili sul calendario e dare quindi maggior margine di manovra alle federazioni locali. Ceferin ha già annunciato il rinvio degli Europei e sembra inevitabile anche l’annullamento delle date riservate alle nazionali durante il mese di giugno. Potrebbe non bastare ed è quindi al vaglio una nuova soluzione: tutte le partite di Champions ed Europa League che restano da disputare si potrebbero giocare in gara unica. Ciò consentirebbe di liberare due date sul calendario (le gare di ritorno dei quarti e delle semifinali delle due competizioni). Vale la pena ricordare che la Uefa ha già comunicato lo spostamento delle finali di Champions League (27 giugno) ed Europa League (24 giugno). Il 30 giugno, martedì, potrebbe essere il giorno dell’ultima giornata in diversi campionati nazionali.

Le ipotesi in Italia

In Italia è sempre più improbabile la ripresa dell’attività agonistica il 2-3 maggio. Pensare ad un nuovo inizio il week-end del 16-17 maggio ad oggi è più realistico, anche se la situazione è in continuo divenire. La FIGC avrebbe quindi un mese e mezzo di tempo per disputare 12 giornate e chiudere anche la Coppa Italia: la sensazione è che le ultime partite di questa stagione siano state già disputate…