Ha destato scalpore la decisione del Bologna di esonerare Sinisa Mihajlovic dalla guida tecnica della prima squadra. L’inizio di stagione dei felsinei non è stato brillante (3 punti in 5 giornate), ma il serbo era comunque reduce da 3 salvezze tranquille e vantava ampio credito anche nei confronti della tifoseria rossoblu.
La lettera di Mihajlovic
All’indomani dell’esonero, Mihajlovic ha voluto esprimere il suo pensiero tramite una lettera pubblicata sulla ‘Gazzetta dello Sport’, non nascondendo il rammarico per la fine di un’avventura stupenda soprattutto dal punto di vista umano. La malattia, d’altronde, ha cementato il rapporto con la squadra e con la città, è stata scritta una pagina indelebile nel nostro calcio.
Mihajlovic non ha usato mezzo termini: “Io non sono un ipocrita, accetto l’esonero ma non lo capisco. Abbiamo raggiunto sempre salvezze tranquille, cercando sempre di mettere in mostra un calcio propositivo e offensivo. Tutto ciò ha permesso anche di mettere in mostra diversi giovani e il club ha potuto anche guadagnare nel mercato in uscita nelle ultime sessioni. Potevo fare certamente di più ma ho dato tutto me stesso e guarderò tutti a testa alta. Le mie condizioni fisiche? Nulla mi sta impedendo di andare in panchina e svolgere regolarmente gli allenamenti, non ne ho saltato neppure uno. Non sto più curandomi, sto solo effettuando controlli di routine. La mia avventura a Bologna è stata un’unione di anime ho sentito da sempre la stima per l’allenatore e per l’uomo. So che nel calcio nulla è eterno ma stavolta quando mi volto indietro c’è più tristezza. Ringrazio tutti, con qualche mia lecita esclusione (Di Vaio e Sartori, ndr)”.
Chi al suo posto?
Il club, intanto, ha ormai deciso il nome del suo successore: Thiago Motta ha superato Claudio Ranieri nel ballottaggio e dovrebbe essere presentato ufficialmente a inizio della prossima settimana.
Brando Guidacci
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