Mancini, inizio horror alla guida dell’Arabia Saudita

Non è stato di certo l’inizio che ci si aspettava: dopo quattro partite alla guida dell’Arabia Saudita, Roberto Mancini è ancora a secco di vittorie. Non solo: al di là dell’unico pareggio conquistato (anche in modo piuttosto fortunoso, contro la Nigeria), le tre sconfitte rimediate contro Costa Rica, Corea del Sud e quella di pochi giorni fa contro il Mali (un 3-1 piuttosto pesante) testimoniano il momento decisamente negativo per i “green falcons”.

A secco da gennaio

4 gol fatti, 9 subiti e pochissimi segnali positivi dal punto di vista dell’identità di gioco: Mancini è stato scelto dall’Arabia Saudita non solo in ottica Mondiale 2026 ma anche per brillare da subito in Coppa d’Asia e l’impresa non è affatto semplice. La vittoria manca da inizio gennaio (successo contro lo Yemen), da allora solo risultati negativi. In Coppa d’Asia ci sarà subito un ostacolo scomodo nella fase a gironi, l’Oman, ma il passaggio del turno non dovrebbe comunque essere in discussione vista la differenza di valori con Thailandia e Kirghizistan. E’ necessaria però una svolta immediata, già a partire dagli impegni di novembre.

Nella prossima sosta, infatti, comincerà anche il percorso di avvicinamento al Mondiale 2026: in Asia la prima fase è particolarmente comoda per le nazionali più quotate, Pakistan e Giordania saranno ovviamente battute ma Mancini avrà bisogno di importanti risposte dal gruppo. Anche perché si comincia a vociferare di un clamoroso esonero…

Mourinho verso l’Arabia

Sono ovviamente soltanto indiscrezioni, anche assurde se si pensa al contratto milionario firmato due mesi fa e che ha il 2027 come data di scadenza. Eppure il nome di Jose Mourinho può essere destabilizzante: il portoghese ha più volte confermato di aver ricevuto offerte da club sauditi, lasciando intuire che questa sarà la sua ultima stagione alla guida della Roma. In Arabia Saudita molti tifosi sognano già lui alla guida della nazionale…