Aurelio De Laurentiis avrebbe preso la decisione dopo un’altra nottata di profonde riflessioni: il Napoli è pronto al secondo cambio allenatore in stagione. Ai primi 3 mesi con Rudi Garcia alla guida, con la squadra quarta e col pass in tasca per gli ottavi di Champions, hanno fatto seguito 3 mesi disastrosi di gestione Mazzarri. Col tecnico livornese si è assistito ad uno sfacelo senza precedenti, sia sul piano dei risultati che su quello del gioco: il Napoli campione d’Italia è scivolato in decima posizione, a distanza siderale dalla zona Champions e col peggior attacco di tutto il campionato (incredibile ma vero se si pensa che con Garcia era secondo e che l’anno scorso era una macchina da gol) in questi 3 mesi. Mazzarri ha ottenuto 15 punti in 12 partite di campionato, una media che proiettata su 38 giornate terrebbe il Napoli nel gruppone delle squadre che lottano per non retrocedere: in totale la sua seconda avventura a Napoli si chiuderà con 6 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte (tra cui anche quella vergognosa col Frosinone in Coppa Italia) e una confusione tecnico-tattica inspiegabile.
Calzona al suo posto
Il nuovo allenatore del Napoli dovrebbe essere Francesco Calzona, atteso già questa mattina nel capoluogo campano. Calzona, 55 anni, è stato vice di Sarri e Spalletti prima di accettare il ruolo di c.t. della Slovacchia. Ha centrato la qualificazione ai prossimi Europei ed ha convinto per il suo calcio moderno e pratico. La Federcalcio slovacca ha dato l’ok al doppio incarico fino a giugno, in mezzo ci saranno solo 2 amichevoli (a marzo): è per questo motivo che sarà importante anche lo staff che Calzona porterà con sé. In questo senso vanno inquadrate le posizioni di Hamsik, che andrebbe a fare anche da collante tra squadra e società, e soprattutto di Sinatti, il preparatore atletico dell’Italia, uno dei segreti del Napoli campione d’Italia e cacciato in malo modo da Garcia ad inizio stagione.
Brando Guidacci
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