Aria di rivoluzione in casa Milan. Ma chi pagherĂ ?

Brando Guidacci

pronostici calcio oggi 24 settembre 2021

In via Aldo Rossi il silenzio è diventato assordante. Mentre la stagione volge al termine nell’indifferenza generale, il Milan chiude l’anno tra accuse, delusioni e una sola certezza: il futuro non sarà quello sognato. Tecnico, giocatori e dirigenti sono finiti sotto processo mediatico e interno, ma a oggi l’unico ad avere in mano il biglietto di ritorno è Sergio Conceição, protagonista più per l’espulsione di Roma che per le scelte in panchina.

Una rivoluzione a metà, si dice. Profonda sul campo, ma timida nei piani alti. Una metamorfosi più annunciata che pianificata, e il rischio – concreto – è che si torni a cambiare tutto senza cambiare davvero nulla.

Il fallimento tecnico: da Conceição alla difesa colabrodo

La stagione rossonera si è consumata nel grigiore piĂą cupo. Al netto della parentesi della Supercoppa – unico acuto in un anno stonato – non c’è nulla da salvare. Conceição, arrivato con l’aura dell’uomo forte, ha lasciato un’ereditĂ  fragile e un gruppo spaccato. In campo, il Milan ha smarrito la sua identitĂ : Leao e Theo Hernandez appaiono troppo spesso irriconoscibili, svuotati, discontinui. Maignan non è stato il solito muro e la difesa, nel complesso, è naufragata in prestazioni troppo spesso al limite dell’imbarazzante.

Tra i nuovi innesti, pochi hanno lasciato il segno. Musah, Loftus-Cheek, Joao Felix e Walker non hanno rispettato le attese, con più ombre che luci. E con il bilancio in sofferenza per l’assenza dalle coppe europee, sarà il mercato estivo a dettare la linea: tutti in vetrina, nessuno intoccabile.

Casa Milan in stand-by: tra casting e incertezze

Se sul campo si profila l’ennesimo ribaltone, a livello dirigenziale il processo è ancora più lento e confuso. Il progetto “Milan Futuro”, che doveva essere una fucina di talenti, si è rivelato un esperimento ibrido e mal riuscito. I giovani promessi sono rimasti tali, e la prima squadra non ne ha beneficiato.

Nel frattempo, il casting per il nuovo direttore sportivo continua a protrarsi da gennaio, senza una scelta chiara. Il nome caldo delle ultime ore è quello di Lee Congerton, ex scout dell’Atalanta: una figura di esperienza nello scouting, ma con pochi precedenti convincenti nella gestione sportiva. Moncada sta lavorando alacremente per stringere il cerchio, ma serve un’accelerazione. E soprattutto, serve chiarezza.

Ibrahimovic, l’unico “diverso”

In questo scenario cupo, l’unica figura che sembra galleggiare sopra le acque agitate è quella di Zlatan Ibrahimovic. L’ex attaccante svedese, oggi uomo di collegamento tra squadra e società, gode ancora della fiducia dell’ambiente e potrebbe essere centrale nella prossima ricostruzione. La sua voce, in un momento in cui mancano riferimenti, potrebbe essere determinante.

Il futuro incerto della proprietĂ 

Sul fronte societario, infine, si rincorrono indiscrezioni su una possibile apertura a nuovi soci di minoranza. Voci che rimbalzano dagli ambienti finanziari, senza ancora conferme ufficiali, ma che raccontano di una proprietĂ  attenta piĂą agli equilibri economici che ai progetti sportivi.

Brando Guidacci

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ  di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ  legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.