Italiano potrebbe restare al Bologna e il Milan vira nuovamente su Sarri

Brando Guidacci

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Con la stagione che si avvia alla conclusione e le strategie estive in fase di definizione, le panchine di Serie A si animano di movimenti e contatti. Al centro dell’attenzione c’è Vincenzo Italiano, reduce da un’annata trionfale con il Bologna, culminata con la conquista della Coppa Italia. Un risultato che ha riportato un trofeo sotto le Due Torri dopo anni di digiuno e che ha inevitabilmente acceso i riflettori delle big sul tecnico siciliano.

L’interesse del Milan

Il Milan lo osserva con grande interesse. Dopo un’annata sotto le aspettative, il club di via Aldo Rossi è alla ricerca di un nuovo condottiero per rilanciare il progetto tecnico, con una preferenza crescente per profili italiani. Italiano risponde perfettamente a questo identikit: giovane, preparato, capace di valorizzare la rosa e costruire un’identità di gioco riconoscibile.

Ma il Bologna non resta a guardare. Determinata a non replicare quanto accaduto un anno fa, quando Thiago Motta fu attratto dalla corte di una big, la dirigenza rossoblĂą ha giĂ  messo sul tavolo una proposta concreta: rinnovo fino al 2027 con aumento di stipendio a 300.000 euro netti a stagione. Una mossa che testimonia la volontĂ  del club emiliano di consolidarsi ai vertici e dare continuitĂ  a un progetto finalmente vincente.

La decisione ora spetta all’allenatore, diviso tra la prospettiva di un futuro ambizioso in Emilia e la tentazione di guidare un gigante del calcio italiano. Una scelta tutt’altro che scontata, che potrebbe ridisegnare gli equilibri in panchina.

Il piano B

Nel frattempo, il Milan si cautela. L’alternativa più solida risponde al nome di Maurizio Sarri. L’ex tecnico di Napoli, Juventus e Lazio è attualmente libero e già in passato aveva avuto contatti con i rossoneri, poi sfumati per divergenze sulla durata del contratto. Ora, con una proposta più strutturata e orientata al medio termine, Sarri potrebbe finalmente accettare la sfida.

Il suo profilo è gradito alla dirigenza non solo per l’esperienza, ma anche per la disponibilità a lavorare con la rosa esistente senza richieste di mercato eccessive. Inoltre, l’assenza di impegni europei potrebbe consentirgli di trasmettere meglio i suoi principi tattici, spesso penalizzati dal calendario congestionato.

Brando Guidacci

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ  di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ  legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.