Il progetto Superlega resta vivo: Juventus, Real Madrid e Barcellona, tre dei club “fondatori”, stanno pensando a come modificare la competizione, eliminando tutte le criticitĂ che erano costate una sonora bocciatura, soprattutto da parte degli appassionati, esattamente un anno fa, quando esplose il caso che scatenò poi un duro confronto con la Uefa e col suo presidente, Ceferin.
L’intervento di Agnelli
Oggi Andrea Agnelli interverrĂ nel corso di un congresso sportivo-economico che è stato organizzato a Londra dal Financial Times e dovrebbe rivelare maggiori dettagli su quello che è stato giĂ ribattezzato progetto “Superlega 2.0”.
I dettagli dovremmo quindi conoscerli oggi ma qualcosa è giĂ trapelato. Per cominciare, il torneo non sarebbe piĂą “chiuso” come nelle intenzioni dei club fondatori e si baserebbe anche su un sistema di promozioni e retrocessioni. L’intenzione è quella di proporre due serie da 20 squadre, resta da capire quali possano essere i criteri d’ammissione. E’ poco probabile che l’unica strada di accesso passi attraverso i campionati nazionali, possibile invece che si finisca per ricalcare quello che era il progetto di una nuova Champions League (poi modificato): le migliori 24 squadre dell’edizione precedente qualificate di diritto, altre 8 dai campionati nazionali. Magari non sarĂ proprio così, ma l’idea è quella comunque di “proteggere” in qualche modo i 12 club fondatori. Vale la pena ricordare che oltre a Juve, Real Madrid e Barcellona, anche Milan, Inter, Atletico Madrid e le 6 big di Premier League furono protagonisti della “scissione” di un anno fa, salvo poi ripensarci frettolosamente dopo le pressioni dei propri tifosi e le minacce della UEFA.
La nuova Champions League
Al progetto Superlega, Ceferin rispose subito col lancio della nuova formula per la Champions League. Dal 2024 la massima competizione continentale sarĂ disputata da 36 squadre, comprese in un gruppo unico. Ognuna di esse giocherĂ 10 partite, garantendo quindi quasi il doppio delle partite minime da giocare e introiti maggiori, otto qualificate agli ottavi, altre 16 squadre impegnate nei playoff. Formula cervellotica ma che per ora sembra accontentare tanti top club europei.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.