Eliminate ai quarti di finale in un Mondiale che, secondo molti, avrebbe potute vederle protagoniste fino alla finale, Brasile e Portogallo ripartiranno con un nuovo commissario tecnico. Da una parte Tite, dimissionario ma che già aveva annunciato l’addio alla panchina “verdeoro” comunque fosse finita l’avventura in Qatar, dall’altra Fernando Santos, tecnico degli unici due successi nella storia dei lusitani (Europei e Nations League) ma giunto al capolinea.

Il sogno Ancelotti

In queste ore, in Brasile c’è grande fermento attorno al nome di Carlo Ancelotti. Il tecnico italiano ha ricevuto l’investitura di Ronaldo (“La miglior persona che sia mai esistita nel mondo del calcio”) ma è soprattutto il suo curriculum  da allenatore a far sognare: 4 Champions e i cinque maggiori campionati d’Europa portati a casa, le vittorie più significative. Nella storia della Seleçao non c’è mai stato un c.t. straniero, sarebbe una storica prima volta. I contatti tra la CBF e Ancelotti sarebbero avvenuti già diverse settimane fa, l’ex Milan e Napoli tra le altre avrebbe aperto all’ipotesi di guidare il Brasile al Mondiale 2026 ma vuole rispettare il contratto in essere col Real Madrid che scadrà nel 2024. Insomma, siamo all’inizio della trattativa. Ovviamente ci sono anche altre candidature: Guardiola avrebbe già rifiutato in passato, occhio anche ai brasiliani Dorival Junior (ex Flamengo) e Fernando Diniz (Fluminese), oltre al portoghese Abel Ferreira, attualmente al Palmeiras.

Mou torna a casa?

A proposito di Portogallo, anche la nazionale lusitana è alla ricerca del nuovo c.t. C’è l’idea Rui Jorge, tecnico dell’Under 21 (sarebbe quindi la stessa mossa fatta dalla Spagna che ha promosso De la Fuente) ma il presidente federale sogna Jose Mourinho. E’ così fermo nel suo intento che pare abbia già dato assoluta disponibilità alla richiesta dello Special One di mantenere anche l’incarico alla Roma.