Restano poche ore alla Lazio per regalare a Maurizio Sarri il rinforzo tanto atteso in attacco. I biancocelesti hanno chiuso la cessione di Muriqi, palesemente inadatto al gioco del tecnico toscano e mai ambientatosi nella capitale, al Maiorca e hanno quindi sbloccato il famigerato indice di qualità. Tra le tante piste seguite per rinforzare l’attacco, è stata scelta quella che porta a Miranchuk, il talentuoso russo che all’Atalanta ha faticato ad imporsi.
La formula del trasferimento
Difficoltà dovute anche alla forte concorrenza nel ruolo e che avevano convinto i bergamaschi a mettere l’ex Lokomotiv Mosca nella lista dei cedibili, nonostante l’investimento di 14 milioni di euro di appena un anno e mezzo fa. I problemi personali di Ilicic potevano essere il preludio ad una permanenza di Miranchuk a Bergamo fino al termine della stagione ma così non sarà.
La Lazio ha accelerato e dovrebbe ufficializzare a brevissimo l’acquisto del 26enne. Sarri ha da tempo dato il suo gradimento all’operazione, vede Miranchuk anche come possibile centravanti, anche se lo schiererà da esterno offensivo. L’arrivo del nazionale russo amplia il ventaglio di scelte in attacco e dal punto di vista economico è un’operazione che può dirsi vantaggiosa sia per la Lazio che per l’Atalanta: i biancocelesti lo acquistano in prestito oneroso (1 milione) con diritto di riscatto fissato a 12 milioni di euro, totale che permetterà ai bergamaschi anche di generare una piccola plusvalenza in caso, appunto, di riscatto. Per vedere in campo Miranchuk, comunque, bisognerà attendere: nell’ultima di campionato ha accusato un problema muscolare, la speranza è di schierarlo nella sfida di Europa League contro il Porto, il 24 febbraio.
Il rinforzo in difesa
C’è poi spazio anche per un nuovo innesto in difesa, vista la cessione di Vavro al Copenaghen. La Lazio ci proverà fino all’ultimo per Casale, ma sa che non sarà facile: il Verona vuole l’obbligo di riscatto dopo il prestito semestrale. Potrebbe così essere iscritto nella lista per il campionato il 21enne serbo Kamenovic: il terzino sinistro aveva lavorato coi biancocelesti nel precampionato ma non aveva pienamente convinto Sarri.
Alfonso Grembiule
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