Il Milan è in piena lotta per lo scudetto ma continua ad essere vigile sul mercato: il club rossonero deve rinforzare la rosa di Pioli con un difensore centrale, l’infortunio di Kjaer (fuori fino al termine della stagione) ha lasciato un vuoto importante in organico.
Bailly in cima alle preferenze
Nel corso delle settimane sono stati fatti diversi nomi ma il “casting” ora ha un favorito d’obbligo: Eric Bailly. 27 anni, ivoriano del Manchester United, all’Old Trafford è dal 2016 (quando i “red devils” lo comprarono dal Villarreal per 40 milioni di euro) ed ha un contratto valido fino al 2024. Bailly ha avuto alti e bassi con la maglia dello United, di certo è stato penalizzato da tanti, troppi, infortuni che ne hanno frenato l’ascesa. L’ivoriano, che ha vinto la Coppa d’Africa nel 2015, è un difensore forte fisicamente e particolarmente abile nel gioco aereo.
Resta l’incognita Rangnick, che sta rivoluzionando anche il mercato del club inglese prendendo decisioni anche inaspettate, ma la trattativa sembra avviata verso il lieto fine: Milan e Manchester United si accorderanno per un prestito con diritto di riscatto, non ci dovrebbe essere troppa differenza sulla quotazione futura del calciatore e il suo ingaggio rientra nei parametri imposti dal nuovo corso rossonero.
Gli altri nomi e…Gabbia
Man mano sono state scartate le altre ipotesi. Sembrava Botman il vero obiettivo del Milan, ma il Lille ha ricevuto un’offerta di 40 milioni di euro del Newcastle, il Milan non può competere a queste cifre. Discorso simile per Abdou Diallo, col PSG intenzionato a vendere il suo difensore soltanto a titolo definitivo e con una valutazione enorme, attorno ai 25 milioni di euro. Per Aké del Manchester City, invece, c’è il nodo ingaggio, elevatissimo, senza contare che il centrale mancino in queste settimane è utilizzato con continuità da Guardiola. Appena chiuso l’arrivo di un centrale, sarà dato il via libera a Gabbia: il giovane difensore verrà ceduto in prestito secco ad un club di Serie A. Cagliari, Sampdoria e Salernitana si sono già fatte avanti.
Alfonso Grembiule
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