Hans-Dieter Flick non è più così sicuro di restare al comando della Germania fino al 2024, anno in cui scadrà il suo contratto con la Dfb e soprattutto l’anno degli Europei che si disputeranno proprio in terra teutonica. Dopo il disastroso Mondiale in Qatar (eliminazione ai gironi dopo la clamorosa sconfitta col Giappone), Flick aveva affermato a chiare lettere di non aver alcuna intenzione di rassegnare le dimissioni dal ruolo di c.t.
L’addio di Bierhoff
Negli ultimi giorni, però, lo scenario si è ribaltato. L’addio di Bierhoff, che era il direttore tecnico e “garante” di Flick presso la Federazione, ha indebolito e di molto la posizione di Flick. Il nuovo presidente federale Neudendorf vuole cogliere la palla al balzo e ripartire da zero, già la nomina di Watzke (d.g. del Borussia Dortmund) a vice-presidente della Dfb lasciava intravedere una rivoluzione che presto avrebbe coinvolto anche le altre cariche.
Flick ora è appeso ad un filo e non sono escluse le sue dimissioni. L’ex allenatore del Bayern Monaco guadagna 7 milioni di euro netti a stagione, uno stipendio stratosferico che però non mette paura alla Federazione, pronta anche all’esonero se dovesse essere necessario. Molto, comunque, dipenderà anche dalla nomina del nuovo direttore tecnico al posto di Bierhoff. Dovesse essere un altro uomo della galassia Dortmund (si parla ad esempio di Sammer) per Flick non ci sarà futuro nella Germania. Altrimenti (Rangnick e Bobic gli altri due candidati) ci sarà da valutare l’evolversi della situazione.
Chi al suo posto?
Ma chi potrebbe subentrare al posto di Flick alla guida della Germania? C’è un nome che è diventato presto una candidatura unica: Thomas Tuchel. Il 47enne è attualmente senza squadra dopo l’esonero al Chelsea, sarebbe la scelta più logica nel caso in cui dovesse entrare Sammer in federazione.
Alfonso Grembiule
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