Sarà Boca Juniors-Fluminense la finale della Coppa Libertadores che si svolgerà il 4 novembre al Maracanà di Rio de Janeiro. Se i brasiliani hanno conquistato il pass per la finalissima dopo aver vinto il derby contro l’Internacional (2-2 e 2-1), gli “xeneizes” hanno sofferto nuovamente fino ai calci di rigore per passare il turno.
Altra vittoria ai rigori
Davvero incredibile, in effetti, il cammino degli uomini di Almiron che non hanno vinto neppure una partita dagli ottavi in poi: prima i due pareggi col Nacional di Montevideo (0-0 e 2-2) poi quelli nel derby col Racing nei quarti (doppio 0-0) e poi lo 0-0 e l’1-1 rimediati nella doppia sfida col Palmeiras in semifinale. Tutte eliminatorie risolte ai calci di rigore, l’ultimo successo nei 90 minuti risale alla sesta giornata della fase a gironi (4-0 al Monagas).
Dopo lo 0-0 della Bombonera, il Boca si è portato in vantaggio in Brasile grazie alla rete di Edinson Cavani (che però poi ha sbagliato il primo rigore); al 73′ è arrivato il pareggio dei padroni di casa e vincitori delle edizioni 2020 e 2021, firmato Joaquin Piquerez. Sette minuti prima il Boca si era ritrovato in inferiorità numerica per l’espulsione (doppio giallo) di Rojo. Gli xeneizes hanno però tenuto duro e resistito all’assalto dei padroni di casa anche nei supplementari. Dal dischetto, decisivo ancora una volta Sergio Romero che ha parato due rigori.
12esima finale
Per il Boca Juniors è la 12esima finale di Coppa Libertadores, un record assoluto; dovesse vincere, sarebbe eguagliato anche il record dell’Independiente in quanto a vittorie. L’ultimo successo per gli argentini, che prima del gol di Cavani erano rimasti a secco di gol per 345 minuti, risale al 2007: contro il Gremio decise una doppietta di Riquelme che ora può rivincere il trofeo più prestigioso del Sudamerica ma da dirigente.
Alfonso Grembiule
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