La favola di Massimiliano Alvini potrebbe essere vicina alla parola fine: il tecnico di 52 anni quest’anno ha fatto il suo esordio in Serie A. E’ stato scelto dalla neopromossa Cremonese, “abbandonata” da Pecchia dopo aver conquistato la promozione nella massima serie. Alvini, ex Perugia, ha dato di certo un’identità chiara ai grigiorossi, ricevendo anche i complimenti di Spalletti e Mourinho; i risultati, però, sono estremamente deludenti e l’esonero è dietro l’angolo.

Ultima in classifica

Dopo 11 giornate, la Cremonese è ultima in classifica, con 4 punti e 0 vittorie all’attivo. Mai, in tutta la sua storia in Serie A, il club lombardo non aveva mai ottenuto un successo dopo 11 partite. Non solo: è la decima peggior partenza di una squadra in Serie A, tutte le altre nove alla fine della stagione non sono riuscite a salvarsi. La situazione è precipitata lunedì sera, dopo lo 0-1 interno contro la Sampdoria, risultato che è costato anche il sorpasso in classifica proprio da parte dei doriani. Per la prima volta sono arrivati anche i fischi della curva e si è cominciato a valutare l’esonero di Alvini. Certo, il mercato è stato caratterizzato da tante scommesse, molti hanno deluso: Ascacibar, Lochoshvili e Okereke sono di certo tra i più positivi, Dessers – che curruculum alla mano può e deve garantire i gol necessari per provare a non retrocedere – tra i peggiori. E il rigore sbagliato dall’ex Feyenoord contro la Sampdoria rischia di costare molto caro.

Pronto Andreazzoli

Dopo una nottata di riflessioni, il presidente Arvedi ha deciso di confermare Alvini, scelta poi confermata dal d.s. Giacchetta. Si tratta comunque di una fiducia a tempo: domenica allo Zini sarà di scena l’Udinese e in caso di ulteriore sconfitta l’esonero sarà praticamente scontato. Anzi, ci sarebbe già il nome del sostituto: Aurelio Andreazzoli, l’anno scorso artefice del bel campionato dell’Empoli, è il favorito.