Tre sconfitte consecutive in campionato Antonio Conte non le subiva dal 2009, quando era allenatore dell’Atalanta: un’era geologica fa, un evento di fatto unico nella carriera ad alti livelli del tecnico salentino. Il Tottenham ha infilato 3 k.o. di fila in Premier League, generando lo sconforto di Conte e i fischi del New White Hart Lane: dopo il 2-0 nel derby col Chelsea e il rocambolesco 2-3 interno col Southampton, ieri è stato il Wolverhampton a sbancare lo stadio degli “spurs” con un netto 2-0 e al termine di una prestazione davvero imbarazzante dei padroni di casa.
I nuovi acquisti sotto accusa
Le reti sono state segnate da Raul Jimenez, in apertura, e Dendoncker: già prima del 20′ il risultato era di 0-2 e tale e rimasto fino al termine del match. Pesano gli errori individuali (Lloris su tutti) ma a generare i fischi dei tifosi del Tottenham è stata la prestazione per certi versi inspiegabile. Una situazione resa ancora più amara dalle difficoltà che stanno trovando in Premier League i due nuovi, e costosissimi, acquisti provenienti dalla Juventus: Kulusevski e soprattutto Bentancur (ieri protagonista di una giocata tanto goffa quanto sbeffeggiata sui social) avranno sì bisogno di tempo per adattarsi come sottolinea Conte, ma quanto hanno offerto finora lascia davvero di stucco chi si aspettava due acquisti capaci di fornire un importante salto di qualità all’organico.
“Non pensiamo alla Champions”
Il Tottenham è stato così scavalcato proprio dai Wolves in classifica (-1 ma con una partita in meno), gli “spurs” sono ora ottavi. Il quarto posto occupato dal West Ham dista cinque punti (ma i londinesi hanno 3 gare in più), in mezzo ci sono anche Manchester United e Arsenal. Insomma, la corsa alla Champions non è compromessa ma Conte è apparso sorprendentemente arrendevole: “Con tre sconfitte di fila, due in casa, è impossibile anche solo parlare di qualificazione Champions. Stiamo cercando di fare di tutto per cambiare la situazione, qui si è abituati a Champions ed Europa League ma i tifosi devono capire che qualcosa è cambiato e che si sta costruendo di nuovo. Oggi non possiamo avere la pressione di raggiungere un obiettivo che sembra irraggiungibile”.
Alfonso Grembiule
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