Una maglia pesante, quella della Juventus, e una stagione che ha lasciato poco, pochissimo. Douglas Luiz era stato accolto un anno fa come uno dei volti della nuova era, un investimento importante: 60 milioni di euro per strapparlo all’Aston Villa e consegnarlo a quella che allora si sperava potesse essere la nuova regia tecnica del centrocampo bianconero. Un anno dopo, la realtà è tutt’altra.
Il brasiliano ha disertato il raduno previsto il 24 luglio alla Continassa, ignorando la convocazione per l’inizio delle visite mediche. Nessuna giustificazione fornita alla società , nessuna comunicazione formale. Solo un silenzio pesante, che ha costretto il club a prendere atto della situazione e ad avviare una procedura disciplinare interna. Un gesto che sa tanto di rottura definitiva.
Fuori dal progetto, dentro al mercato
Le frizioni erano emerse già da mesi. Con l’arrivo di Igor Tudor sulla panchina della Juventus, Douglas Luiz era finito presto fuori dal progetto tecnico. Complice un rendimento modesto – appena 877 minuti giocati in 27 presenze ufficiali, distribuiti tra campionato e coppe, senza gol né assist – e una difficoltà evidente a integrarsi nei meccanismi della squadra, il brasiliano ha vissuto più il campo dalla panchina che dal centro del gioco.
Non è dunque sorprendente che la Juventus lo abbia inserito nella lista dei partenti. Il suo agente, secondo quanto trapela da ambienti vicini al club, è già in Inghilterra da giorni per sondare il terreno e cercare una soluzione. Tra i club che hanno mostrato interesse ci sono West Ham ed Everton, con questi ultimi in leggero vantaggio. La Vecchia Signora predilige una cessione a titolo definitivo, ma non è esclusa un’opzione in prestito, soprattutto se dovesse servire a sgravare il monte ingaggi.
Il prezzo di un equivoco tattico?
Douglas Luiz, classe 1998, aveva brillato con la maglia dei Villans grazie alla sua duttilità tattica e a una regia ordinata ma dinamica. In Serie A, invece, è apparso spesso spaesato, rallentato, privo di quella personalità che a Birmingham sembrava averlo consacrato. Un equivoco tecnico? Forse. O forse, semplicemente, un giocatore che non ha mai trovato il proprio spazio in una squadra dove la pressione è quotidiana e il margine d’errore, ridottissimo.
La Juventus, da parte sua, è chiamata a fare i conti non solo con il mancato rendimento del brasiliano, ma anche con l’esigenza di non svendere un patrimonio tecnico ed economico importante. Cedere Douglas Luiz senza generare una minusvalenza significativa sarà impresa complessa, e il tempo per trovare una soluzione vantaggiosa stringe.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.