Esclusione Club Leon dal Mondiale per Club, i messicani fanno ricorso

Brando Guidacci

mondiale per club 2025

Si alza un polverone sulla prossima edizione del Mondiale per Club 2025, in programma negli Stati Uniti. Al centro della bufera c’è il Club León, escluso dalla manifestazione per una presunta violazione delle norme FIFA sulle multiproprietà. Una decisione che il club messicano contesta apertamente, al punto da presentare ricorso ufficiale al Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS) di Losanna.

“Una scelta politica, lotteremo fino alla morte per ciò che abbiamo conquistato sul campo”, ha dichiarato con veemenza il presidente del León, Jesús Martínez Murguía, nel corso di una conferenza stampa infuocata. Il riferimento è alla qualificazione ottenuta sul terreno di gioco nella finale della Concacaf Champions League 2023, vinta contro il Los Angeles FC.

Regolamento pubblicato a posteriori

Il punto nevralgico della protesta messicana ruota attorno alla tempistica del regolamento FIFA che esclude i club appartenenti allo stesso gruppo proprietario dalla partecipazione simultanea al torneo. La norma, infatti, è stata ufficialmente redatta nell’ottobre 2024, diversi mesi dopo che León aveva già ottenuto il pass per il mondiale grazie al trionfo continentale di giugno 2023.

“È un giorno triste per il León e per tutto il calcio messicano — ha continuato Murguía —. La FIFA ci aveva persino fatto i complimenti ufficiali, e ora ci penalizza per una regola retroattiva. È inaccettabile.”

Il León condivide la proprietà con il Pachuca all’interno dello stesso gruppo aziendale, una condizione che avrebbe violato la nuova normativa FIFA, nonostante le due squadre si siano qualificate in tempi e contesti diversi.

Il precedente UEFA: City e Girona ammessi

A rafforzare la propria difesa, il Club León ha tirato in ballo un precedente recente che coinvolge due club europei: Manchester City e Girona, entrambi controllati (in maniera indiretta) dal City Football Group. In quel caso, l’UEFA aveva consentito la partecipazione di entrambe le squadre alle competizioni europee dopo aver valutato che non vi fosse “controllo o influenza decisiva” da parte della proprietà su entrambi i club.

“Abbiamo seguito lo stesso iter — spiega ancora Murguía —. Abbiamo creato un trust che garantisce la totale indipendenza economica e sportiva del nostro club, ma la FIFA non ci ha voluti ascoltare.”

Verso una battaglia legale

Ora la palla passa al TAS, che dovrà esprimersi sull’ammissibilità del ricorso e valutare nel merito la posizione del club messicano. Nel frattempo, la FIFA tace, mentre l’eco della protesta cresce di giorno in giorno. L’eventuale reintegro del León nella competizione sarebbe un colpo di scena clamoroso, ma al momento il destino del club sembra appeso a un filo giuridico.

Brando Guidacci

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.