L’era di Pep Guardiola al Manchester City sembra avvicinarsi alla conclusione. Il contratto del tecnico catalano scadrà il prossimo giugno e, con la recente decisione del suo amico e collaboratore Txiki Begiristain di lasciare il club, crescono i segnali che indicano la fine di una delle collaborazioni più vincenti della storia del calcio moderno. I media inglesi non solo parlano di un possibile addio, ma avanzano l’ipotesi che Guardiola possa sedere sulla panchina della Nazionale inglese.
L’epopea al City
Guardiola ha già superato ogni record di permanenza personale alla guida del City: nove anni in cui ha trasformato una squadra considerata per decenni l’ombra dei “cugini” dello United in una delle potenze calcistiche mondiali. La sua avventura, però, potrebbe essere giunta a una fase conclusiva. L’addio di Begiristain, con cui Pep ha sempre avuto un forte legame professionale e personale, sembra essere un indizio chiave. I due hanno costruito insieme l’era d’oro del Manchester City, supportati dal potere economico della proprietà araba, riuscendo a conquistare numerosi titoli, tra cui cinque Premier League e la tanto desiderata Champions League.
La situazione del club, inoltre, non è delle più serene. Il Manchester City è al centro di un’inchiesta per violazioni finanziarie che potrebbe portare a gravi conseguenze, ma questo non sembra essere il fattore determinante per Guardiola. Anzi, il catalano ha sempre mostrato una certa propensione per le sfide e ripartire da zero in un nuovo progetto non lo spaventerebbe. Ciò che pesa di più, secondo gli analisti, è il ciclo naturale della sua esperienza a Manchester, già ben oltre il limite temporale delle sue precedenti avventure. Al Barcellona, Guardiola rimase quattro stagioni, mentre al Bayern Monaco si fermò a tre. La stanchezza o la necessità di nuovi stimoli sembrano prevalere.
Nonostante la prossimità della scadenza contrattuale, non ci sono stati segnali di un dialogo per il rinnovo, alimentando ulteriormente i rumors su un possibile cambio di panchina. Parallelamente, la Nazionale inglese, al momento guidata dal ct ad interim Carlsey, potrebbe rappresentare una nuova sfida per Guardiola. Le partite di Nations League contro Grecia e Finlandia sembrano solo una tappa interlocutoria, mentre il sogno di avere Guardiola alla guida dei “Three Lions” prende forma.
Il futuro del City: Ruben Amorim in pole position
Se Guardiola dovesse davvero lasciare Manchester, il club non vuole farsi trovare impreparato. Il quotidiano inglese The Sun ha avanzato la candidatura di Ruben Amorim, attuale tecnico dello Sporting Lisbona, come sostituto di Guardiola. Amorim è già un nome noto tra i dirigenti del City, e l’eventuale arrivo di Hugo Viana, direttore sportivo dello Sporting, a coprire il vuoto lasciato da Begiristain potrebbe facilitare l’operazione.
Amorim, con il suo stile di gioco offensivo e le sue capacità gestionali, ha già ottenuto grandi risultati in Portogallo e sarebbe pronto al grande salto nel calcio inglese. Il City, che mira a mantenere il suo status di squadra dominante, vedrebbe in lui il profilo ideale per raccogliere l’eredità pesante di Guardiola.
Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.