Non è bastato il primo punto in Serie A nella storia del Monza a salvare la panchina di Giovanni Stroppa. Il tecnico 54enne è stato oggi esonerato dal club brianzolo, a poco più di tre mesi dalla storica promozione nella massima serie.
Risultati negativi
I playoff vinti (semifinale col Brescia e finale col Pisa) avevano regalato la seconda promozione a Stroppa, dopo quella conquistata col Crotone nel 2020. Il calciomercato ha però alzato in modo esponenziale le aspettative sui brianzoli, la proprietà ha rivoluzionato la rosa con 16 nuovi acquisti e tanti nomi di assoluto prestigio: dai due Ranocchia (Andrea e Filippo) a Stefano Sensi, passando per i vari Pessina (campione d’Europa con la Nazionale di Mancini), Marlon, Petagna, Cragno, Caprari, Izzo, Rovella, Marì e altri. Insomma, una campagna acquista degna di una squadra da prima metà della classifica.
A Stroppa, però, non è stato concesso troppo tempo per amalgamare il nuovo gruppo e il calendario non ha dato una mano all’allenatore: il Monza nelle prime sei giornata ha già affrontato Napoli e Roma in trasferta, l’Atalanta in casa. Alla fine la classifica è impietosa: ultimo posto in classifica con un punto all’attivo, quello conquistato domenica nella sfida casalinga col Lecce, peggior attacco (3 gol) e peggior difesa (14 reti subite). Il tutto con la Juve alle porte (appuntamento a domenica, ore 15).
Palladino “promosso”
Nello stesso comunicato in cui è stato ufficializzato l’esonero di Stroppa, il Monza ha anche annunciato il nome del nuovo allenatore: dalla Primavera è stato “promosso” Raffaele Palladino, ex attaccante di Parma e Juve tra le altre, con 3 presenze anche in Nazionale. Il giovane tecnico napoletano è stato preferito a nomi più navigati: in lizza c’erano infatti Ranieri, Donadoni e Andreazzoli. Resta da capire se il club brianzolo confermerà la scelta anche dopo la sfida con la Juve e la seguente sosta per le nazionali.
Alfonso Grembiule
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