Mehdi Taremi e l’Inter si salutano, senza clamore né opposizioni. L’iraniano, arrivato solo dodici mesi fa con grandi aspettative e zero costi di cartellino, è pronto a lasciare Appiano Gentile dopo una stagione opaca, chiusa senza imporsi nelle rotazioni offensive e con l’etichetta di occasione mancata. Ma nel silenzio dell’addio si nasconde un tassello chiave per il futuro immediato della squadra: la sua partenza potrebbe sbloccare l’arrivo di un trequartista per il nuovo corso targato Chivu.
Un addio annunciato
Il quadro si è delineato progressivamente. Già escluso dal Mondiale per Club – evento che l’Inter ha poi disertato per motivi logistici – Taremi non è riuscito a trovare né continuità né spazio nel sistema nerazzurro. L’arrivo di Bonny e la promozione temporanea di Pio Esposito hanno finito per relegarlo ai margini, e la sensazione che fosse un corpo estraneo è diventata difficile da ignorare. Nessuna frizione, però: il giocatore ha accettato la realtà , mostrandosi aperto alle trattative e disposto a valutare le proposte che arriveranno nelle prossime settimane.
La mossa di Marotta e Ausilio
Con un ingaggio lordo da 6 milioni l’anno e il contratto siglato a parametro zero, la cessione dell’attaccante rappresenta una doppia occasione per l’Inter: da un lato, un’importante plusvalenza contabile, dall’altro un risparmio che permetterà maggiore libertà d’azione in entrata. La dirigenza ha iniziato a tessere contatti con diversi club interessati: Fulham, Besiktas e alcune squadre provenienti da campionati meno centrali stanno monitorando la situazione. La volontà di Taremi di non opporsi al trasferimento facilita le operazioni e accelera i tempi.
Il nuovo obiettivo: qualitĂ sulla trequarti
Dietro la scelta di liberarsi dell’attaccante iraniano si intravede la strategia tecnica del nuovo allenatore. Cristian Chivu, chiamato a gestire una rosa di transizione e ad aprire un ciclo improntato sulla duttilità e l’intensità , ha chiesto un rinforzo specifico: un giocatore offensivo in grado di interpretare sia il ruolo di trequartista che quello di seconda punta. Non un talento acerbo, ma un profilo esperto, già pronto per inserirsi nei meccanismi del gruppo. Un elemento capace di legare i reparti, aprire spazi e garantire intelligenza tattica tra le linee.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.