La conferma, anche se non ufficiale, è arrivata dal diretto interessato. Roberto Mancini resterà alla guida della Nazionale, anche dopo la catastrofica eliminazione dal Mondiale 2022 per mano della Macedonia del Nord. Il c.t. ha preso la parola dopo qualche giorno di riflessione e, alla vigilia della partita con la Turchia, ha spiegato: “Col presidente Gravina siamo allineati su tutto, dopo la partita ragioneremo su cosa c’è da migliorare. Io sono giovane, voglio vincere Europeo e Mondiale anche se per il secondo serve temp. So che con i ragazzi posso costruire qualcosa di importante, già a giugno inseriremo ragazzi più giovani in Nations League”.
Da chi ripartire
Già, ma quali cambiamenti deciderà di apportare Mancini alla sua Italia? Da escludere categoricamente un passaggio alla difesa a tre, si può pensare ad un 4-2-3-1 (modulo che esalterebbe le doti di Locatelli e consentirebbe a Raspadori e Scamacca di poter giocare in coppia).
La sensazione, però, è che si proseguirà col 4-3-3 anche se il ricambio sarà massiccio. L’uscita quasi certa di Insigne e Immobile apre ad esempio a nuovi scenari in attacco: il centravanti titolare sarà probabilmente Scamacca, a sinistra tornerà Chiesa (suo ruolo naturale), mentre sul fronte opposto Zaniolo guadagna terreno pur non dimenticando Berardi.
I cambi a centrocampo
Rischia anche Jorginho, in calo verticale dopo gli Europei. L’Italia potrebbe basarsi su un nuovo doppio play, con Verratti potrebbe esserci Tonali a garantire meno palleggio ma più verticalità, dinamismo e fisicità. Verratti è l’unico vero intoccabile della nuova Italia, mentre l’abbondanza di mezzali di talento (Barella, Pellegrini e tanti altri) ci tiene al sicuro in questa zona del campo.
Preoccupa la penuria di centrali ma Bastoni avrà tempo di crescere ulteriormente al fianco di Bonucci. Senza dimenticare, sugli esterni, Di Lorenzo e Spinazzola, due assenze che si sono sentite tantissimo negli ultimi mesi (soprattutto il calciatore della Roma).

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.