Il mercato è fatto di sliding doors, e a Torino lo sanno fin troppo bene. La Juventus, dopo aver messo a segno l’acquisto di Jonathan David, è ancora alla ricerca di un’altra punta per completare il reparto offensivo a disposizione di Igor Tudor. Ma la pista che porta a Randal Kolo Muani, per settimane considerata la più concreta, si sta dissolvendo in una nuvola di milioni e concorrenti inglesi pronti a tutto.
A complicare il dossier, infatti, ci ha pensato l’irruzione del Newcastle, accompagnato a ruota dal Manchester United. Due club con ben altra capacità di spesa rispetto a quella bianconera, due interlocutori che il Paris Saint-Germain non può che accogliere a braccia aperte. La cifra richiesta per l’attaccante francese è rimasta intoccabile, mentre le condizioni offerte dalla Juve — e in particolare la necessità di trovare formule creative — non sembrano incontrare il favore del club parigino.
Ed è qui che il gioco degli incastri si trasforma in una corsa contro il tempo e le finanze.
Il rebus Nunez
Tra i nomi rimasti sul taccuino di Cristiano Giuntoli figura Darwin Nunez. L’uruguaiano, reduce da una stagione altalenante con il Liverpool, rappresenterebbe un’opzione di primissimo livello. Ma i Reds, da sempre rigidi sulle loro richieste, continuano a valutare l’ex Benfica circa 60 milioni di euro. Cash, senza sconti né dilazioni.
Un ostacolo già complesso di suo, diventato quasi insormontabile nelle ultime ore. L’Al Hilal di Simone Inzaghi avrebbe infatti manifestato un interesse concreto per Nunez, spalancando la porta a un’asta che la Juventus non può permettersi di seguire. Il denaro, in certi casi, detta legge, e il club saudita gioca in un campionato a parte, almeno sul piano economico.
Spunta Hojlund: suggestione o occasione?
E allora le alternative tornano a fare capolino. Una di queste conduce nuovamente a Manchester, ma sull’altra sponda. Rasmus Hojlund, attaccante classe 2003, non è più centrale nel progetto dello United e sarebbe già stato messo sul mercato. Le richieste economiche restano importanti — si parla di una base di 50 milioni di euro — ma, a differenza degli altri nomi seguiti, qui c’è margine per trattare su formule più flessibili.
Il club inglese, infatti, sarebbe aperto a discutere un prestito con diritto di riscatto, una prospettiva che consentirebbe alla Juventus di dilazionare l’impatto finanziario dell’operazione. Un’opportunità che, in un’estate in cui ogni euro va pesato, non può essere ignorata.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.