Juve, l’esonero di Tudor pesa sul bilancio: cosa sta succedendo

Brando Guidacci

Khéphren Thuram, Juventus
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Equilibrio precario tra dirigenza e panchina: la situazione di Tudor alla Juve

Il clima in casa Juventus resta tutt’altro che disteso. I rapporti fra Igor Tudor e l’amministratore delegato Comolli si mantengono freddi, al punto da rendere il futuro del tecnico croato un argomento quotidiano di discussione nei corridoi della Continassa. La tensione, ormai evidente, nasce da divergenze gestionali e da una sintonia tattica che non ha mai davvero preso forma. Pur in questo contesto, la società continua a valutare con prudenza i prossimi passi, mantenendo la linea di non procedere a un cambio immediato e rimandando ogni decisione alla sosta.

Dietro questa cautela c’è una questione economica non secondaria. Il club bianconero sta ancora corrispondendo lo stipendio a Thiago Motta, precedente allenatore, mentre Tudor vanta un contratto valido fino al 2027, con opzione per prolungare di un ulteriore anno. Un eventuale esonero avrebbe dunque un impatto significativo sulle casse della società, già impegnata in una complessa strategia di riduzione dei costi.

Le alternative in agenda: Palladino osservato speciale

In questo quadro di attesa, la dirigenza bianconera valuta discretamente possibili soluzioni per il futuro. Tra i nomi sul taccuino spicca Raffaele Palladino, che ha incontrato il dirigente Modesto nei giorni scorsi e resta una delle ipotesi piĂą serie in caso di cambio. La sua conoscenza del contesto italiano e la predisposizione a un calcio tecnico e aggressivo rappresentano caratteristiche gradite a chi in societĂ  immagina una Juve piĂą dinamica.

Non mancano però altre piste, come quelle che portano a Luciano Spalletti e Roberto Mancini. Entrambi profili di spessore, ma ritenuti impegnativi dal punto di vista contrattuale e gestionale. Mancini aveva già manifestato apertura a un eventuale ritorno nel club torinese, mentre Spalletti era stato sondato informalmente la scorsa estate, senza però un pieno consenso interno.

Una pausa decisiva per la riflessione bianconera

Nel breve periodo, la Juve intende evitare scosse che possano compromettere ulteriormente la stagione. L’obiettivo è arrivare alla pausa con un quadro più definito delle dinamiche di squadra e delle reali prospettive del progetto tecnico. Solo allora la dirigenza prenderà una posizione definitiva su Tudor, sospesa oggi fra valutazioni sportive, equilibri interni e pesi economici non trascurabili. Ogni passo, in questa fase, deve essere misurato con attenzione, consapevoli che ogni decisione avrà ripercussioni profonde sul percorso futuro della Juventus.

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Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ  di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ  legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.

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