Marino e la nuova fase bianconera: tra ricostruzione offensiva e realismo di mercato
Con l’arrivo di Luciano Spalletti sulla panchina della Juventus si apre una fase di transizione complessa e potenzialmente decisiva per il club. A delinearne i tratti fondamentali è Pierpaolo Marino, voce esperta di gestione sportiva, intervenuto in in un’intervista esclusiva a ‘TIAMOCALCIOMERCATO’ su Youtube.
Oltre all’aspetto tecnico, il dirigente ha posto l’accento su una questione economica che accompagnerà inevitabilmente le strategie di gennaio: la necessità di incassare per sostenere il processo di rinnovamento. Per Marino, il problema centrale riguarda la fase offensiva, da tempo croce e delizia del percorso juventino. Il mancato riscatto di Kolo Muani, le difficoltà di David e Openda, e la gestione a “mezzo servizio” di Dusan Vlahovic rappresentano nodi che la società non può più permettersi di rimandare.
Tenere un centravanti del suo livello lontano dai novanta minuti, secondo l’ex dirigente, equivale a rinunciare a un’arma fondamentale. Da qui la riflessione: a gennaio serviranno scelte pragmatiche, che possano garantire liquidità e permettere di intervenire in modo mirato sulla rosa.
L’eredità di Tudor e l’intesa tra Spalletti e il club
Nell’analisi di Marino trova spazio anche la figura di Igor Tudor, fresco di esonero. Un epilogo giudicato inatteso, considerando il lavoro svolto dal tecnico croato, capace di riportare la Juventus in Champions League in un contesto di difficoltà. La riconoscenza per quanto fatto sul campo non ha però impedito la svolta, improvvisa e netta.
Marino ha ricordato la stima maturata verso Tudor ai tempi di Udine, sottolineando come la scelta del club rifletta la determinazione nel riavviare un ciclo tecnico con una guida dal profilo differente. Lo sguardo ora è puntato su Spalletti, allenatore con cui Marino ha condiviso un’esperienza importante. Ne parla come di un professionista capace di imprimere un’impronta immediata e di trasmettere metodi di lavoro moderni, frutto di anni di costanza e innovazione tattica.
La Juventus, sostiene, dovrà saper ascoltare i suoi suggerimenti per orientare il mercato e stabilire nuove priorità. Una missione che passa da equilibrio gestionale e identità di gioco, con l’obiettivo di restituire al club stabilità tecnica e ambizione competitiva.
Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.
