Juventus, tra gestione della rosa e scelte di Tudor: il futuro di Milik si decide prima di gennaio
La Juventus si prepara a una fase cruciale della stagione, con un calendario serrato tra Serie A e Champions League subito dopo la sosta per le Nazionali. Saranno tre settimane che metteranno alla prova la profondità della rosa bianconera e, soprattutto, la capacità di Igor Tudor di distribuire energie, minuti e responsabilità. L’allenatore croato ha già mostrato di voler alternare gli interpreti nel reparto offensivo, costruendo una rotazione ampia e competitiva.
Il problema, tuttavia, riguarda chi in questa rotazione non trova spazio. Arkadiusz Milik è tornato ad allenarsi ma resta fuori dai piani tecnici. Con un attacco che include David, Yildiz, Conceicao, Openda, Vlahovic e Zhegrova, la concorrenza appare semplicemente troppo alta. È un segnale chiaro di come Tudor abbia deciso di puntare su profili diversi, più dinamici e adatti al pressing alto imposto dal suo sistema di gioco.
Contratto lungo, spazio ridotto: la prospettiva di una rescissione
La situazione contrattuale di Milik è tutt’altro che semplice. Il centravanti polacco ha prolungato la scorsa estate fino al 2027, diluendo il proprio ingaggio su due stagioni. Oggi, però, il suo peso economico si scontra con un ruolo marginale nella squadra. La dirigenza bianconera sta valutando l’ipotesi più pratica: liberarlo a titolo gratuito per risparmiare un ingaggio stimato in quasi cinque milioni di euro lordi all’anno.
Tra le alternative possibili era emerso anche un prestito gratuito, ma la formula non avrebbe effetti significativi sui conti del club. Per questo una rescissione consensuale sembra la via più percorribile, una soluzione che permetterebbe a entrambe le parti di voltare pagina senza forzature.
Un nuovo inizio lontano da Torino
In Turchia circolano ancora voci di un interesse concreto da parte del Trabzonspor, pronto ad accogliere Milik qualora si liberasse dal vincolo con la Juventus. Per l’attaccante sarebbe un ritorno a un campionato che conosce bene per intensità e ritmo, mentre per i bianconeri significherebbe un alleggerimento significativo della massa salariale. A Torino, intanto, Tudor guarda avanti con un gruppo definito e nuove gerarchie, consapevole che ogni equilibrio interno pesa quanto un gol in più.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.