Juventus, fiducia a tempo per Motta: il Genoa diventa decisivo per il futuro del tecnico

Brando Guidacci

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La panchina di Thiago Motta alla Juventus traballa come mai prima d’ora. Il tecnico italo-brasiliano, in carica da pochi mesi, si trova già con le spalle al muro dopo una serie di risultati deludenti e una difesa che ha incassato ben sette gol nelle ultime due partite. La società bianconera lo sostiene ufficialmente, ma la fiducia ha una scadenza chiara: la sfida contro il Genoa alla ripresa del campionato sarà il crocevia decisivo per il suo futuro.

Ultima chiamata per Motta

L’obiettivo della Juventus rimane il quarto posto, fondamentale per la qualificazione alla prossima Champions League. Il club non intende accettare altre prestazioni opache e ha chiesto a Motta un immediato cambio di rotta, sia dal punto di vista tattico che nella gestione del gruppo. Il vertice con Cristiano Giuntoli e Maurizio Scanavino ha reso evidente che la pazienza è ormai agli sgoccioli: senza un’inversione di tendenza, la società è pronta a intervenire subito con un cambio in panchina.

Se la Juventus dovesse fallire contro il Genoa, il destino di Motta sarebbe segnato. Una sconfitta porterebbe con ogni probabilità all’esonero immediato, con la società che ha già individuato i possibili sostituti. I nomi caldi sono quelli di Igor Tudor e Roberto Mancini, con quest’ultimo che avrebbe già avuto un contatto con Giuntoli. Entrambi rappresentano soluzioni di emergenza, ma non sarebbero disponibili a un ruolo da semplici traghettatori.

I possibili sostituti: Tudor e Mancini in pole, ma occhio a Conte e Gasperini

Nel caso in cui la dirigenza optasse per un cambiamento immediato, Tudor e Mancini sarebbero i primi candidati a sedersi sulla panchina bianconera. Tuttavia, sullo sfondo rimangono anche nomi di alto profilo come Antonio Conte e Gian Piero Gasperini, entrambi attualmente legati ad altri club ma graditi alla dirigenza juventina per un progetto a lungo termine.

Un’altra opzione potrebbe essere Stefano Pioli, che potrebbe liberarsi dall’Al-Nassr in estate. Se invece la Juventus decidesse di affidarsi a soluzioni interne, le candidature porterebbero a Massimo Brambilla, attuale tecnico della Juventus Next Gen, o a Francesco Magnanelli, alla guida della Primavera bianconera.

Il peso economico di un esonero

La Juventus dovrĂ  anche fare i conti con le implicazioni finanziarie di un eventuale esonero di Thiago Motta. Secondo il giornalista Marco Bellinazzo de Il Sole 24 Ore, il costo della separazione sarebbe di circa 15 milioni di euro. Una cifra che non metterebbe in crisi i bilanci del club, ma che si aggiungerebbe al danno economico di una mancata qualificazione in Champions League, scenario che avrebbe conseguenze ben piĂą pesanti.

Infatti, la partecipazione alla massima competizione europea rappresenta un pilastro del piano di risanamento della Juventus. Un’eventuale retrocessione in Europa League mitigherebbe solo in parte le perdite, considerando che il valore dei premi in denaro di questa competizione è di circa un quinto rispetto a quelli garantiti dalla Champions.

Brando Guidacci

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ  di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ  legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.