Giovanni Manna, direttore sportivo ad interim della Juventus, è volato a Londra per quella che a tutti gli effetti è la sua prima “missione” all’estero. La Juve vuole definire alcune operazioni in uscita prima di gettarsi a capofitto nella sessione di calciomercato estivo, probabilmente con Giuntoli a capo delle trattative.
Il caso Vlahovic
A prescindere dal nome del nuovo d.s. e dal non improbabile cambio tecnico, la Juve ha quasi l’obbligo di ascoltare le offerte che stanno arrivando per Dusan Vlahovic. Il serbo ha deluso in quest’anno e mezzo in bianconero ma continua ad avere diverse big sulle sue tracce. In ogni caso, i bianconeri non sono disposti ad accettare offerte al ribasso né contropartite tecniche: è anche per questo motivo che è tramontata sul nascere l’ipotesi Atletico Madrid visto che i “colchoneros” puntavano ad inserire Morata come contropartita tecnica. Certo, c’è ancora l’opzione Bayern Monaco, i bavaresi hanno confermato di aver stanziato un budget di 100 milioni di euro per il nuovo centravanti, in lizza ci sono Osimhen, Kolo Muani, Kane e, appunto, Vlahovic.
Ma oggi il club che ha mosso i passi più concreti per Vlahovic è il Chelsea: i londinesi sono pronti ad un’altra sessione di mercato dispendiosa, Pochettino vuole rinforzi “pesanti” per ambire subito ai massimi traguardi. Anche in questo caso, però, niente contropartite tecniche: insomma, l’opzione Loftus Cheek non è nemmeno presa in considerazione da Manna.
Il caso Kulusevski
Più semplice la situazione relativa a Dejan Kulusevski. Il Tottenham ha da tempo confermato di non aver intenzione di pagare i 45 milioni di euro per il riscatto del cartellino dello svedese (ne sono già stati versati 10 per il prestito) e vuole lo sconto: la Juve ora deve decidere se accettare i 30 milioni (20, considerati i 10 già pagati) proposti dagli “spurs”, se riprendere l’ex Parma per provare a rilanciarlo a Torino o se provare a piazzarlo altrove.
Alfonso Grembiule
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