C’è una Juventus che lavora sotto traccia, una Juventus che prova ad anticipare i tempi, a eludere le aste, a trasformare le occasioni in soluzioni tecniche pronte per l’uso. In questa direzione va letta la doppia operazione tra Torino e Porto, che vede protagonista il terzino destro Joao Mario, ormai vicinissimo a indossare la maglia bianconera. Il laterale portoghese – classe 2000, cresciuto nel vivaio del club lusitano – è atteso in Italia nella serata del 23 luglio per formalizzare l’accordo: costo dell’operazione, 12 milioni di euro. Un affare che si sviluppa però su due binari paralleli, perché nella direzione opposta viaggerà Alberto Costa, promesso sposo dei Dragoes, valutato attorno ai 16 milioni.
Una trattativa dal sapore continentale, non solo per il passaporto dei protagonisti coinvolti, ma per il modo in cui si è sviluppata. Scambio tecnico, differenza di valutazione, esigenza di entrambi i club di sbloccare il proprio mercato in entrata: un puzzle incastrato con chirurgia. Joao Mario andrà a rafforzare un reparto, quello della corsia destra, che Igor Tudor ha sempre considerato cruciale nel suo disegno tattico. Velocità , intelligenza difensiva, capacità di crossare dal fondo: caratteristiche che il tecnico croato considera imprescindibili per il ruolo.
L’effetto domino e la pista Molina sfumata
L’arrivo del portoghese ha però un riflesso immediato su un altro nome caldo del mercato juventino: Nahuel Molina. Il laterale argentino, in uscita dall’Atletico Madrid, era stato accostato con insistenza ai bianconeri nelle scorse settimane. Tuttavia, la chiusura per Joao Mario spegne sul nascere qualsiasi margine di manovra in quella direzione. E non solo per ragioni tattiche.
I Colchoneros, infatti, puntavano alla cessione di Molina per liberare un posto extracomunitario in rosa, dopo aver individuato in Marc Pubill, terzino dell’Almeria, il possibile sostituto. Ma la richiesta dell’Atletico – 30 milioni di euro – si è rivelata incompatibile con la nuova struttura finanziaria della Juventus, impegnata in un mercato più ragionato, selettivo, plasmato sui parametri della sostenibilità .
Una strategia che sta cambiando la fisionomia dell’intera campagna acquisti juventina. E che potrebbe spingere a soluzioni creative anche sul fronte più spinoso: l’attacco.
Sancho, il sogno possibile (ma vincolato)
Il nome che rimbalza con sempre maggiore insistenza è quello di Jadon Sancho, ala inglese classe ’00, ormai ai margini del progetto tecnico del Manchester United. La sua esclusione dalla tournée statunitense dei Red Devils ha confermato un divorzio imminente e definitivo. Sulle sue tracce si è mosso il Nottingham Forest, pronto a rilanciarlo in Premier, ma le preferenze del calciatore sembrano orientate altrove. Più precisamente verso la Mole.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.