Probabilmente, è stata l’umiliazione più grande nella storia europea della Roma, anche più dei 7-1 incassati all’Old Trafford dal Manchester United nel 2007 e dal Bayern Monaco all’Olimpico, nel 2015: perdere 6-1 contro i carneadi del Bodo-Glimt, squadra norvegese di media caratura, è una macchia indelebile per uno dei club più prestigiosi d’Italia e del Vecchio Continente. Un crollo fragoroso nella modesta Conference League, arrivato a pochi giorni di distanza dalla sfida di campionato col Napoli e che, soprattutto, crea una chiara frattura tra Mourinho e parte del suo gruppo.
“Colpa mia…”
Sì, perché il tecnico portoghese non ha usato giri di parole davanti ai microfoni, prendendosi sì le responsabilità delle sue scelte ma al tempo stesso attaccando senza pietà le seconde linee della Roma: “Stasera il Bodo Glimt era più forte dei giocatori che la Roma aveva in campo. La colpa è mia, volevo dare spazio a chi non gioca molto e al tempo stesso dare riposo a chi è sempre in campo. Se potessi, giocherei sempre con gli stessi 12-13 del campionato ma è un rischio. Conoscevo i nostri limiti ma mi aspettavo comunque una risposta diversa: con la squadra sono stato onesto, esistono 12-13 giocatori e poi ci sono gli altri”.
“Sconfitta che lascia ferite”
Mourinho ci va già duro: “Una sconfitta del genere lascia sempre delle ferite. Oggi sembrava che gli altri correvano su una moto e i nostri con una bicicletta; ma al ritorno si troveranno di fronte Vina e Mancini. Una spiegazione da dare ai Friedkin? Questa rosa ha bisogno di qualità, per il resto sono cose private ed abbiamo già parlato. Di positivo resta il fatto che da adesso nessuno più mi chiederà perché giocano sempre gli stessi. Mai subito sei gol in carriera? Non importa questo mio record negativo, conta la squadra. Ed ora arriviamo alla sfida col Napoli col peso di questa sconfitta storica”.
Alfonso Grembiule
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.