Il Napoli non potrà festeggiare aritmeticamente lo scudetto ma domenica i partenopei potrebbero mettere al sicuro il primo obiettivo stagionale: la qualificazione alla Champions League. Per un club come De Laurentiis è vitale entrare tra le prime 4 del campionato non solo per una questione meramente economica ma anche per programmare con più certezze l’immediato futuro.

Il rinnovo di Kvaratskhelia

La prima mossa del nuovo Napoli è stata di fatto già ufficializzata: ADL ha annunciato di voler esercitare l’opzione, a suo favore, per il rinnovo annuale del contratto di Luciano Spalletti. Col tecnico di Certaldo si parlerà di progetti a fine stagione ma è certo che c’è volontà nel ripartire da un nome che si è presto imposto come una delle più grandi sorprese in ambito europeo: Khvicha Kvaratskhelia. Il georgiano, classe 2001, ha impressionato sul campo e nello spogliatoio: determinato, umile, voglioso di apprendere. Il legame con la città è già forte e il Napoli proverà da subito a blindarlo: ingaggio raddoppiato (passerà a 2.5 milioni di euro netti a stagione) e scadenza portata avanti di un anno, al 2028.

Mini-rivoluzione a centrocampo

Grandi manovre a centrocampo dove sono due i sicuri partenti: Demme cercherà spazio altrove, Ndombelé non verrà riscattato dal Tottenham (servono 30 milioni). Al posto dell’italo-tedesco Giuntoli starebbe pensando a un 2003 dello Zulte Waregem, club belga, il senegalese Pape Diop che crescerebbe con tranquillità alle spalle di Lobotka. C’è poi la possibilità che Zielinski non rinnovi: il Napoli gli propone un ingaggio inferiore agli attuali 3.5 milioni l’anno, dovesse partire il polacco ecco che si schiuderebbero le porte per il talento dell’Udinese Lazar Samardzic, serbo classe 2002 che ha ben impressionato quest’anno. Occhio anche alla situazione di Lozano: il messicano è richiesto in Premier League, il Napoli pensa a Hojlund per sostituirlo ma la concorrenza sulla stellina dell’Atalanta è fortissima.