Quella tra Inter e Bayern Monaco non è una semplice sfida di Champions League: è un capitolo della storia europea, una rivalità intrecciata a statistiche impietose, record da riscrivere e tabù da infrangere. Il ritorno dei quarti di finale di questa edizione 2024/25 si consuma nel cuore di San Siro, dove i nerazzurri dovranno affrontare non solo la corazzata tedesca, ma anche i fantasmi del passato.
Il tabù di San Siro
Il dato è spietato: l’Inter ha perso tutte le quattro gare casalinghe contro il Bayern nelle competizioni europee. Nessun gol segnato, otto incassati. Una serie nera che rappresenta la peggior striscia interna contro un’unica avversaria nella storia europea del club milanese. Dal 2-0 del 2006 al più recente 2-0 del 2022, la Baviera si è sempre imposta in terra milanese senza concedere nulla.
Il peso della storia… e dei numeri
Eppure, c’è anche un dato che sorride ai nerazzurri: l’Inter ha superato il turno in 21 dei 23 precedenti a eliminazione diretta in Champions dopo aver vinto l’andata. L’eccezione più recente resta l’amara eliminazione della scorsa stagione contro l’Atlético Madrid ai rigori. Ma il dato offre comunque solidità alle speranze interiste.
Sull’altro fronte, il Bayern è riuscito a ribaltare una sconfitta dell’andata solo una volta nelle ultime otto occasioni. Ironia della sorte, è accaduto proprio un anno fa contro la Lazio (3-1 complessivo).
Il muro di San Siro e l’arma pressing
La squadra di Simone Inzaghi ha costruito a San Siro una fortezza europea: 14 partite senza sconfitte (12 vittorie e 2 pareggi), la striscia attiva più lunga in Champions al momento. Un dato che conferma la crescita di una squadra capace, nell’andata, di far registrare un record di pressing ad alta intensità: ben 573 azioni di pressione, più di chiunque altro in una singola gara di questa edizione.
Lautaro in scia dei giganti
In attacco, tutte le speranze nerazzurre passano dai piedi – e dal cuore – di Lautaro Martínez. L’argentino ha segnato in tutte le ultime quattro partite di Champions e punta a diventare il primo nella storia dell’Inter a timbrare il cartellino per cinque match consecutivi nella massima competizione europea. Con 7 reti, è a un passo dal raggiungere mostri sacri come Eto’o (8 nel 2010-11) e Crespo (9 nel 2002-03).
Müller: record e simbolo
Sul fronte opposto, il Bayern si affida alla sua leggenda vivente: Thomas Müller. Con 162 presenze in Champions League, l’attaccante tedesco potrebbe eguagliare Lionel Messi (163) al terzo posto nella classifica all-time, dietro solo a Cristiano Ronaldo (183) e Iker Casillas (177). Il suo gol dell’andata lo ha reso il più anziano marcatore del Bayern nella fase a eliminazione diretta (35 anni e 207 giorni), ma la fame di record è tutt’altro che sazia.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.