Un esordio che poteva rappresentare l’inizio di una nuova avventura, e che invece si è trasformato in un incubo. Giovanni Leoni, difensore classe 2006 arrivato in estate dal Parma, ha subito la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro durante il match di Coppa di Lega contro il Southampton. Il giovane centrale, alla prima assoluta con la maglia del Liverpool, è stato costretto a uscire in barella all’81’ minuto dopo un intervento in scivolata che lo ha visto ricadere in maniera innaturale.
La diagnosi e lo stop forzato
La risonanza magnetica effettuata mercoledì mattina non ha lasciato margini di dubbio: stagione compromessa e uno stop stimato in almeno sette mesi. Le immagini della sua uscita dal campo, tra smorfie di dolore e sguardi preoccupati dei compagni, hanno subito fatto temere il peggio. L’allenatore Arne Slot, nel post gara, aveva cercato di bilanciare realismo e speranza: “Quando un giocatore si muove in quel modo, di solito non è un buon segno. A volte però le lacrime ingannano, come è successo recentemente con Van Bommel in Olanda”. Questa volta, però, non c’è stato spazio per il lieto fine.
Per il Liverpool si tratta di una perdita pesante non soltanto in prospettiva presente ma anche futura, visto che Leoni era stato inserito in un percorso di crescita graduale, con l’obiettivo di farlo maturare accanto a compagni esperti.
Chiesa e la sliding door europea
Il destino, tuttavia, ha la capacità di intrecciare percorsi in maniera inattesa. La stessa partita che ha segnato lo stop di Leoni ha restituito al pubblico di Anfield la miglior versione di Federico Chiesa. L’ex Juventus, escluso inizialmente dalla lista Champions a vantaggio del giovane Rio Ngumoha, ha risposto sul campo con una prestazione da protagonista: due assist, strappi sulla fascia e la palma di migliore in campo.
Le sue parole, dopo il gol al Bournemouth a inizio stagione, erano state cariche di fiducia: “Gioco per una delle migliori squadre al mondo. Devo solo aspettare ed essere pronto”. Una fiducia che sembrava destinata a restare congelata tra panchina e Coppa di Lega, fino all’inaspettata apertura creata dall’infortunio di Leoni.
La regola Uefa che può cambiare gli equilibri
Una novità regolamentare introdotta dalla Uefa potrebbe infatti trasformarsi in un’occasione: i club hanno la possibilità di sostituire in lista i calciatori costretti a uno stop di almeno 60 giorni per infortunio grave. In questo scenario, Chiesa rappresenta il candidato principale per rientrare nell’elenco europeo del Liverpool.
Per l’esterno azzurro si tratterebbe di una svolta significativa dopo la delusione iniziale. Tornare a calcare il palcoscenico della Champions, con il peso e il fascino che esercita su ogni calciatore, significherebbe rilanciarsi in una stagione che rischiava di scivolargli dalle mani.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.