Lo scorso fine settimana, contro il Crystal Palace, Romelu Lukaku ha stabilito un nuovo record, negativo, nella storia del Premier League: nessuno aveva toccato meno palloni, sette in tutto, giocando l’intera partita. La situazione del belga al Chelsea è precipitata: quasi due mesi dopo la celebre intervista a ‘Sky Sport Italia’ in cui si diceva rammaricato per il modo in cui aveva lasciato l’Inter, aprendo anche ad un ritorno in futuro, non c’è stato alcun passo in avanti, anzi. Lo stesso allenatore del Chelsea, il tedesco Tuchel, non sembra avere soluzioni: “Non so cosa posso fare, non riesce ad inserirsi nel nostro gioco”.
Il ruolino al Chelsea
Il “problema” è che Lukaku è stato il più grande investimento estivo dei campioni d’Europa che vedevano proprio nel ruolo di centravanti puro l’unica posizione in cui si poteva fare un upgrade importante. Romelu arrivava da due stagioni da dominatore all’Inter, l’ultima culminata con lo Scudetto e una sensazione di potere assoluto nel campionato italiano. Per strappare il belga ai nerazzurri, Abramovich ha staccato un assegno da 115 milioni di euro.
L’Inter, che in estate smobilitava per far fronte alle difficoltà economiche della proprietà, oltre al costo del cartellino risparmiava anche 24,1 milioni di euro a bilancio (13 di ammortamento e 11,1 di stipendio lordo).
Perché è difficile il ritorno
Ecco, lo stipendio è il primo vero ostacolo al ritorno di Lukaku all’Inter. In nerazzurro guadagnava 8.5 milioni di euro netti a stagione, una cifra che oggi il club non potrebbe garantirgli visti i nuovi limiti sugli ingaggi e che è molto lontana dai 12,5 milioni che percepisce in Inghilterra. Insomma, il primo passo sarebbe una riduzione enorme dello stipendio, quasi del 50%, non poco.
E poi, ovviamente, c’è da convincere il Chelsea. L’Inter non è intenzionata a cambiare i piani di mercato che vogliono i nerazzurri pronti a investire su Scamacca ma non direbbe di certo no al ritorno di “Big Rom”: l’unica strada percorribile sarebbe quindi quella del prestito ma sarebbe davvero incredibile “regalare” un calciatore un anno dopo averlo pagato 115 milioni di euro…

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.