In caduta libera: il Manchester United proprio non riesce a trovare continuitĂ in un travagliatissimo avvio di stagione. Dopo la prima annata, chiusa in crescendo e con la qualificazione in Champions League, ten Hag sperava probabilmente di cominciare a raccogliere i frutti del suo lavoro. Nulla di tutto ciò: mentre le voci sulla cessione del club da parte della sempre contestatissima famiglia Glazer continuano a rincorrersi, l’olandese addirittura rischia la panchina. D’altronde, il crollo comincia ad essere davvero fragoroso.
Sconfitte a ripetizione
Ieri sera, all’Old Traffort, il Manchester United è stato umiliato anche in Coppa di Lega, stavolta dal Newcastle. Nonostante il ridottissimo turnover, i “red devils” hanno incassato un altro 0-3 casalingo, solo tre giorni dopo quello rimediato nel derby contro il City. Risultati che fanno decisamente male e che di certo non possono essere generati da un organico per cui sono stati spesi fior di quattrini.
I numeri, comunque, mettono ten Hag all’angolo: lo United ad oggi ha disputato 15 partite in stagione e hanno incassato giĂ 8 sconfitte, non accadeva addirittura dal 1962-63. Non solo: 5 degli 8 k.o. sono arrivati nelle 10 partite giocate in casa e per trovare un rendimento simile bisogna tornare indietro quasi di un secolo, alla stagione 1930-31. Il Manchester United è ottavo in campionato a -11 dal primo posto occupato dal Tottenham e giĂ lontano anche dalla zona Champions, considerato anche il divario tecnico con Liverpool, Manchester City e Arsenal. In Champions è arrivata una vittoria in casa col Copenaghen (coi danesi che hanno sbagliato il rigore del pareggio al 97′) e due sconfitte contro Galatasaray e Bayern, la qualificazione agli ottavi è decisamente complicata.
La situazione viene poi resa ancora piĂą complicata dal rapporto prezzo-prestazione dei nuovi acquisti: Hojlund, Onana, Amrabat, Mount…sono tanti i giocatori per cui ten Hag ha fatto spendere cifre spropositate senza ottenere riscontri in campo. La luce in fondo al tunnel per un club abituato a dominare fino a 10 anni fa è ancora lontana.
Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunitĂ di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiositĂ legate alle leghe piĂą prestigiose d'Europa.