Milan, a Pioli non va giù il k.o. con l’Atletico: “L’arbitro non è stato il migliore in campo”

Brando Guidacci

pioli

Non è stata una serata fortunata: il Milan, dopo sette anni e mezzo, tornava a giocare in Champions League davanti al suo pubblico. Di fronte c’era l’Atletico Madrid del “Cholo” Simeone, avversario di primissima fascia ma che per larghi tratti nel primo tempo è stato messo sotto sul piano del gioco e del furore agonistico. In vantaggio di un gol (Leao, poi autore di un’incredibile rovesciata che si è stampata sulla traversa), il Milan sembrava avviarsi verso una serata trionfale. L’espulsione di Kessie alla mezz’ora di gioco ha invece stravolto tutto.

Pioli contro Cakir

Il doppio giallo dell’ivoriano è parso da subito esagerato; l’arbitro Cakir non ha convinto anche nel prosieguo della gara fino all’episodio decisivo al 97′. Il turco ha fischiato un calcio di rigore all’Atletico Madrid, sull’1-1, parecchio dubbio: il tocco di mano di Kalulu è netto ma viene preceduto da quello di Lemar. Il VAR non aiuta Cakir e i “colchoneros” si portano via tre punti tra le polemiche.

Particolarmente agitato Pioli che, al fischio finale, si è subito diretto verso la terna arbitrale, urlando di tutto fino al rientro negli spogliatoi. Il tecnico rossonero ha rincarato la dose davanti ai microfoni: “Non credo sia stata la serata migliore dell’arbitro, siamo stati penalizzati e dispiace. Ha pesato l’inferiorità numerica, ha cambiato la partita. Ma non ci sono stati solo gli episodi del rosso e del rigore: quando c’era una situazione dubbia andava sempre dall’altra parte”.

La prestazione

Resta la soddisfazione per una bella prestazione del suo Milan: “Sì, con un pizzico di attenzione in più potevamo vincere, alla fine ci è mancato qualcosa. Ma a parità numerica abbiamo giocato bene sia come ritmo che dal punto di vista della qualità. Potevamo concretizzare di più ma abbiamo la conferma che siamo una squadra competitiva: a questi livelli, altissimi, dobbiamo però stare dentro la partita per tutti i 90 minuti”.

Brando Guidacci

Brando Guidacci

Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.