Il Milan resta con il fiato sospeso per l’arrivo di Harder, attaccante danese dello Sporting Lisbona. L’accordo economico è stato raggiunto – 24 milioni più 3 di bonus – ma i portoghesi hanno messo in pausa l’operazione in attesa di chiudere il trasferimento di Ioannidis dal Panathinaikos. L’attaccante greco è considerato l’erede naturale di Harder e solo dopo la sua firma potrà arrivare il via libera definitivo al trasferimento in rossonero. Da Casa Milan filtrano attese per novità già nelle prossime ore, ma la certezza è che l’affare non è ancora chiuso.
Soluzioni di ripiego
Nel frattempo la dirigenza non resta ferma. Il nome di Dusan Vlahovic resta sullo sfondo, ma nelle ultime ore si è affacciata con forza la pista che porta a Christantus Uche, numero dieci del Getafe. Geoffrey Moncada, direttore tecnico rossonero, è stato avvistato sugli spalti del Ramón Sánchez-Pizjuán lunedì sera per seguire dal vivo la prestazione del talento nigeriano contro il Siviglia. Una mossa che lascia intuire come il Milan voglia tenere aperte più opzioni sul mercato offensivo, senza dipendere esclusivamente dalle tempistiche dello Sporting.
Rinforzare il centrocampo
Non solo attacco. Allegri, nel summit di mercato andato in scena domenica mattina nella sede di via Aldo Rossi, ha chiesto espressamente l’arrivo di una mezz’ala con capacità d’inserimento. L’idea Giovanni Fabbian, centrocampista del Bologna cresciuto nell’Inter, è stata subito frenata dalla posizione dei felsinei. Thiago Motta lo considera un punto fermo del progetto tecnico e la società non ha alcuna intenzione di lasciarlo partire.
Resta viva, invece, la pista Adrien Rabiot. Il francese, legato al Marsiglia, è in uscita e piace molto ad Allegri che lo ha già allenato ai tempi della Juventus. La sua esperienza internazionale e la duttilità tattica lo rendono un profilo che potrebbe innestarsi immediatamente nella mediana milanista.
Brando Guidacci
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