Il rebus del centravanti rossonero tra attese, mercato e nuove suggestioni
Il Milan continua a inseguire l’equilibrio offensivo che da tempo gli sfugge. Nonostante l’investimento importante su Santiago Gimenez, il rendimento del messicano non ha ancora convinto del tutto. Nelle prime sei giornate di campionato il gol è mancato, e quella che doveva essere l’arma in più di Massimiliano Allegri resta un progetto incompiuto. L’attaccante si sacrifica, lotta, ma la concretezza sotto porta non è ancora arrivata. Il tecnico livornese lo ha difeso pubblicamente, ricordando l’impegno e l’episodio del rigore procurato contro la Juventus, tuttavia non è un segreto che avrebbe preferito un profilo differente per completare l’attacco.
Con il mercato chiuso e la sessione invernale ancora lontana, la dirigenza non sembra intenzionata a muoversi, salvo sorprese clamorose. Il nome di Dusan Vlahovic resta una suggestione di lungo periodo, ma il costo dell’operazione e la concorrenza dei top club europei rendono la pista complicata per una Serie A sempre più condizionata dai bilanci.
Tresoldi, il talento che unisce Italia e Germania
In prospettiva futura affiora un profilo più in linea con la filosofia Red Bird: Nicolò Tresoldi, classe 2001, nato a Cagliari e cresciuto calcisticamente in Germania. Con il Brugge sta attirando gli osservatori di mezza Europa grazie a cinque reti e tre assist in diciassette presenze stagionali. Non è un caso che Gattuso lo segua da vicino per una possibile convocazione azzurra: l’attaccante è eleggibile per la Nazionale italiana e i suoi nove gol in diciotto gare con l’Under 21 tedesca testimoniano un fiuto particolare per la rete.
Figlio calcistico dell’Hannover, club che lo ha lanciato prima della cessione in Belgio, Tresoldi rappresenta il prototipo di attaccante moderno: veloce, duttile e con quella fame in area che a Milano ricordano bene. Per il ragazzo, tifoso rossonero da sempre, il sogno di vestire la maglia del Milan non è mai tramontato. Il padre ha raccontato che da bambino fu vicino a entrare nel vivaio milanista, prima del trasferimento familiare in Germania.
L’eredità di Inzaghi e la nostalgia del killer instinct
Il modello di riferimento di Tresoldi è Pippo Inzaghi, simbolo di una generazione di centravanti italiani capace di trasformare ogni pallone in opportunità. È proprio quel tipo di istinto che Allegri e il Milan vorrebbero ritrovare in attacco: determinazione, calma nei sedici metri, sensibilità nel leggere il momento della partita. La suggestione di un “nuovo Inzaghi” riapre idealmente un dialogo tra passato e presente, mentre a Milanello si continua a cercare l’uomo giusto per restituire incisività all’area rossonera.

Brando Guidacci
Appassionato fin dalla giovinezza delle emozionanti sfide della Liga e della Premier League, ho sempre avuto un occhio di riguardo per il calcio europeo. Questa passione non solo mi ha portato a seguire con fervore ogni partita, ma mi ha anche ispirato a fondare e dirigere "Tuttocalcioestero", una piattaforma dedicata agli amanti del calcio di tutto il mondo. Attraverso questo progetto, ho avuto l'opportunità di condividere e discutere le ultime notizie, le analisi tattiche e le curiosità legate alle leghe più prestigiose d'Europa.