La notizia è stata ufficializzata lunedì, giorno scelto non per caso: il Milan arrivava dalla seconda sconfitta in campionato, contro il Torino, che ha fatto scivolare i rossoneri a sei punti di distanza dal Napoli capolista. E’ stata probabilmente una delle prestazioni peggiori della gestione Pioli ma il tecnico può comunque godersi una notizia tanto annunciata quanto importante: il rinnovo del suo contratto fino al 2025.

Le cifre del rinnovo

Non solo, stasera Pioli giocherà una gara fondamentale nella storia recente del Milan: contro il Salisburgo, a San Siro, basterà un pareggio per tornare a disputare gli ottavi di finale di Champions League, nove anni dopo l’ultima volta (stagione 2013-14). La crescita della squadra dall’arrivo del tecnico ex Inter e Lazio tra le altre è innegabile, ora punta al definitivo salto di qualità anche in Europa.

Il salto di qualità è intanto arrivato nell’ingaggio di Pioli, legato fino a lunedì da un contratto con scadenza 2023 (anche se c’era l’opzione di rinnovo vantata dal club) a 2 milioni di euro netti a stagione più 500mila di bonus. Il 31 ottobre è arrivata la firma sul nuovo contratto che legherà Pioli al Milan fino al 30 giugno 2025: lo stipendio salirà fino a 4.5 milioni l’anno più vari e sostanziosi bonus che riguardano diversi obiettivi: dal passaggio della fase a gironi di Champions al rendimento in campionato, fino addirittura alla vittoria nella massima competizione continentale per club.

La storia di Pioli in rossonero

Il 20 ottobre 2019, con un 2-2 casalingo contro il Lecce, si è aperta l’era Pioli al Milan, culminata con la vittoria dello scudetto nella stagione 2021-22. Pioli ha già collezionato 153 panchine rossonere, sono 87 le vittorie con una percentuale del 56,86%. Dovesse restare al comando davvero fino al 2025, salirebbe sul podio degli allenatori più continui nella storia del club: in cima c’è Ancelotti (dal 2001 al 2009), poi Nereo Rocco (13 stagioni ma in 3 periodi diversi).