Inutile negarlo, i segnali di insofferenza si sono registrati copiosi nel giro delle ultime settimane. Prima qualche scaramuccia dialettica col d.g. Pinto sui reali obiettivi stagionali, poi l’invito pubblico alla società di pianificare subito il futuro e non a fine stagione, poi addirittura le critiche ai tifosi dopo la partita di domenica sera col Verona: insomma, il futuro di Jose Mourinho alla Roma non è mai stato in bilico come adesso.

Le voci in autunno

Vale la pena ricordare, però, che proprio Mourinho alla ripresa del campionato ha rivelato: “Potevo andare altrove ma sono ancora qui”. Sì, perché sul tavolo dello “Special One” erano piovute diverse offerte durante la sosta per i Mondiali. C’era la suggestiva ipotesi di c.t. del Brasile, poi si è parlato anche del suo Portogallo, senza dimenticare le voci di un ritorno in Premier League. Certo è che “Mou” è legato alla Roma da un ricco contratto valido fino a giugno 2024 ma l’impressione è qualcosa si sia incrinato nel rapporto tra il portoghese, il club e l’ambiente.

Le ipotesi per il futuro

Normale che se un tecnico di questo calibro manifesta dei dubbi sul suo futuro gli altri club drizzano le antenne. E sorprende fino ad un certo punto l’indiscrezione rilanciata oggi da ‘Repubblica’ che immagini un clamoroso ritorno di Mourinho alla guida dell’Inter, 13 anni dopo il leggendario “triplete” cui fece seguito il discusso passaggio al Real Madrid. Già, proprio il club spagnolo potrebbe essere un’altra interessante opzione, considerato anche che il futuro di Ancelotti è tutt’altro che certo (sarà lui il ct del Brasile?). Sullo sfondo anche il PSG (le possibilità che Galtier resti al comando anche per la prossima stagione sono prossime allo zero) e un altro ritorno, al Chelsea, dove Potter non ha convinto.