Rudi Garcia ha ormai le ore contate come allenatore del Napoli: l’umiliante sconfitta interna contro la Fiorentina ha convinto il presidente De Laurentiis che soltanto pochi mesi fa aveva sorpreso tutti scegliendo il tecnico ex Roma e Lione per il post-Spalletti.
Incontro con Conte
Ieri De Laurentiis ha di fatto sfiduciato pubblicamento il suo allenatore: “Con lui stiamo attraversando un momento no ma ogni decisione non deve essere affrettata. In estate ho contattato anche Thiago Motta e Luis Enrique, anche se nel caso dello spagnolo è stata una fortuna che non abbia accettato visto quello che sta facendo a Parigi. In ogni caso, dispiace sempre dover esonerare un tecnico”.
Garcia oggi torna a Napoli dopo due giorni passati a Nizza e dirigerà l’allenamento pomeridiano. Contemporaneamente, però, proprio De Laurentiis ha in programma un incontro chiave con Antonio Conte cui è stata proposta la panchina dei campioni d’Italia.
Le richieste di Conte
Sull’ex c.t. della nazionale restano numerosi dubbi tra cui quello tattico: l’organico del Napoli è costruito per il 4-3-3, complicato pensare ad un passaggio alla difesa a 3, senza dimenticare i pochi esterni di ruolo presenti in rosa.
C’è poi l’aspetto economico che in fin dei conti è quello più importante. Conte arriva da uno stipendio al Tottenham da 17 milioni di euro netti a stagione, cifre ovviamente improponibili per il nostro campionato. Le richieste dell’ex Inter e Juve sono così sensibilmente inferiori ma comunque importanti: Conte punta ad un triennale da 8 milioni netti, De Laurentiis può contare sui benefici fiscali del decreto crescita (50% in meno sul lordo) ma soltanto da novembre, visto che solo tra un mese si compiranno i due anni di lavoro all’esterno dell’allenatore salentino.
Ne sapremo di più oggi: dovesse saltare l’accordo con Conte, allora l’ipotesi Tudor tornerebbe ad essere quella più praticabile.
Alfonso Grembiule
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